Covid, da oggi la dad alle scuole superiori: chieste deroghe per i laboratori

Per fronteggiare la nuova ondata di contagi da Covid, entra in vigore da oggi la dad alle scuole superiori: gli istituti professionali chiedono deroghe per le attività laboratoriali.

L’ordinanza n. 92 del Presidente della Giunta regionale Marsilio, che prevede la modalità della dad, didattica a distanza, per le scuole superiori e le università abruzzesi è entrata in vigore oggi. Aule vuote e corridoi silenziosi serviranno a fronteggiare l’emergenza sanitaria in atto e a prevenire ulteriori contagi da Covid, ma non per tutte le scuole la cosiddetta dad è una via percorribile senza danni collaterali, come spiega Alessandra Di Pietro, dirigente scolastica dell’Istituto alberghiero e turistico De Cecco di Pescara.

«Abbiamo attivato immediatamente il piano della didattica digitale integrata, che avevamo già predisposto nei mesi e nelle settimane passate», ha dichiarato Alessandra Di Pietro, dirigente scolastica dell’Istituto alberghiero e turistico De Cecco di Pescara. «Questo significa che già da oggi le discipline orali sono svolte attraverso la didattica a distanza. È molto importante però sottolineare un punto fondamentale: noi siamo un istituto professionale alberghiero e quindi siamo una scuola dove il curriculum si struttura fondamentalmente sull’attività pratica. I laboratori sono il senso, il cuore e il valore forte della nostra formazione e le attività di laboratorio non si possono svolgere a distanza.
Quindi chiediamo che sia data alle scuole professionali una minima possibilità, un minimo margine di flessibilità, anche perché sono laboratori assolutamente attrezzati e posti in sicurezza, perché abbiamo predisposto delle misure di prevenzione. Senza attività laboratoriali rischiamo di non fornire ai nostri studenti nessuna di quelle importanti competenze tecniche che sono poi fondamentali per l’accesso al mondo del lavoro.»

Una deroga nell’ordinanza del governatore Marsilio è prevista comunque per gli studenti con disabilità.

«Noi siamo organizzati da sempre in questo senso», ha precisato la Di Pietro. «Prevediamo una serie di attività in presenza nell’orto didattico, ma anche nel teatro inclusivo. Inoltre esiste il progetto “Aule nella città”, che consente ai ragazzi con disabilità di stare insieme ai loro docenti e di andare nei punti identità topici della città per effettuare foto, fare disegni, conoscere la città e relazionarsi con essa. A breve inaugureremo anche uno spazio all’interno della scuola e di inclusione, uno spazio polifunzionale che consentirà ai ragazzi di lavorare fortemente sulle loro autonomia.
Certamente siamo di fronte a un momento difficile. Abbiamo inaugurato l’anno scolastico a settembre con grande emozione. Oggi quello che io noto nei ragazzi è la capacità di comprendere la problematicità del momento e soprattutto la sensibilità a un tema fondamentale che è quello della tutela della salute pubblica, che è un valore prioritario. È importante però che gli studenti possano comunque ritrovare degli spazi di formazione, come quelli laboratoriali, che sono un aggancio all’ottimismo.»

https://www.youtube.com/watch?v=PBMACp6x6Jw