Cartiera Burgo: i sindacati invitano alla prudenza

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I sindacati invitano alla prudenza sulla vertenza della Cartiera Burgo e divulgano una nota in cui spiegano le loro ragioni.

“Dopo l’incontro del 22 ottobre scorso con l’amministratore del gruppo Burgo, l’ingegner Mattei, alla presenza di diverse istituzioni, si sono scatenate una serie di illazioni sui riflessi occupazionali della vicenda, che necessitano di un doveroso chiarimento. A nostro avviso, infatti, si stanno alimentando speranze eccessive in termini di assunzioni, che rischiano di illudere i lavoratori e le loro famiglie”. E’ quanto si legge in una nota delle Rsu dello stabilimento di Avezzano. “Si è parlato, infatti, di 150 unità reimpiegate, addirittura richiamate dalle liste di mobilità della Cartiera Burgo, in un numero da definire. In sede di trattativa istituzionale – rilevano le Rsu – è stato detto altro ovvero la volontà di un imprenditore, Lombardi, di avere l’esclusiva sulla trattativa in atto per riconvertire lo stabilimento di Avezzano, con la sola produzione di cartone”.

Le riserve sulla riconversione della cartiera di Avezzano dovrebbero essere sciolte entro gennaio del 2016, quando l’imprenditore in questione si pronuncerà definitivamente sull’intenzione di proseguire o meno nella trattativa; se l’ipotesi fosse favorevole, si procederebbe alla nascita di una nuova società con la Burgo, in cui il pacchetto di maggioranza passerebbe nelle mani della nuova proprietà. Poi si avvierebbero i lavori di ristrutturazione, con l’obiettivo di riportare lo stabilimento in produzione entro l’autunno 2016. Per le rappresentanze sindacali unitarie tutto ciò sarebbe però impossibile senza una previa visione del piano industriale, che consentirebbe di capire i tempi necessari per riavviare la fabbrica e le relative produzioni, nonché le ricadute occupazionali.

“L’elemento positivo della vertenza è rappresentato dalla manifestazione di interesse da parte di un nuovo imprenditore e la volontà della Burgo di lasciare l’allestimento e il magazzino deposito di Avezzano come supporto di Sora. Positiva è anche la volontà di destinare una turbina della centrale turbogas alla produzione del cartone, ma tutto ciò non fornisce alcuna certezza sui riflessi positivi nei confronti delle maestranze, tutti ancora da verificare. Anche perché il gruppo Burgo, nella nuova società, avrà una quota minoritaria. Cogliamo l’occasione per ringraziare pubblicamente tutte le istituzioni che ci sono state accanto in questa difficile fase di trattativa, la Regione, la Provincia, il Comune di Avezzano e tutti i comuni della Marsica, oltre al gruppo Burgo che ha sempre perseguito la volontà di riavviare lo stabilimento, ma restiamo in attesa che tutte le dichiarazioni di intenti si trasformino in azioni concrete”, conclude la nota a firma delle Rsu dello stabilimento.