Chieti Scalo: due lavoratori in nero, chiuso un altro autolavaggio

Chiuso un altro autolavaggio a Chieti Scalo. I Carabinieri scoprono due lavoratori in nero, uno dei quali risultato clandestino e senza documenti. Contestate numerose violazioni amministrative e penali per un ammontare di circa 32 mila euro.

Continuano le verifiche dei Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Chieti in alcuni autolavaggi, spuntati all’improvviso nel corso del 2020 allo scalo chietino, che offrono prezzi competitivi sul mercato.

Questa volta i Carabinieri hanno controllato l’autolavaggio in zona Colonnetta, una via centrale e di passaggio, dove in tanti si fermano e fanno lavare la macchina “al volo”. Sul posto oltre ai Carabinieri del N.I.L., anche una pattuglia del Nucleo Operativo e Radiomobile e della Stazione di Chieti Scalo. Al loro arrivo i lavoratori erano con le mascherine abbassate, nessun distanziamento sociale, ma soprattutto condizioni igieniche assolutamente inaccettabili.

Durante il controllo i carabinieri hanno accertato e contestato numerose violazioni sia amministrative che penali, oltre a quelle della normativa anti-covid-19. Sono stati scoperti due  lavoratori in nero, senza la prevista formazione e senza la certificazione medico – sanitaria, e uno di loro era addirittura clandestino e senza documenti.

Il gestore, un egiziano di 22 anni residente a Teramo, dovrà restare chiuso per cinque giorni per le violazioni Covid-19, ma gli è stata sospesa anche l’attività, fino a quando non provvederà a regolarizzare la posizione del lavoratore e a pagare le sanzioni che ammontano a € 31.900.  Inoltre è stato denunciato alla Procura di Chieti per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.