Tortoreto: morte Giulia Di Sabatino, spunta ipotesi di omicidio

Il caso sulla morte di Giulia Di Sabatino, la giovane 19 enne di Tortoreto, potrebbe riaprirsi con nuovi sviluppi. La famiglia della ragazza, che non ha mai creduto che Giulia si fosse tolta la vita ora, ha qualche elemento in più per ritenere che in realtà possa essere stata uccisa.

Punta, infatti, su un particolare macabro ma dirimente l’indagine difensiva sulla morte di Giulia Di Sabatino, deceduta il primo Settembre del 2015, giorno del suo diciannovesimo compleanno, a Tortoreto, apparentemente suicida, dopo essersi lanciata dal Cavalcavia della A14.

La famiglia della ragazza non ha mai creduto che Giulia si fosse tolta la vita e ora, attraverso i consulenti italoamericani dell’Emme-Team e ai suoi legali di Napoli, che stanno coordinando le attività, ha qualche elemento in più per ritenere che in realtà possa essere stata uccisa. A destare perplessità nei consulenti è un dato: l’assenza di tracce di sangue rilevate su quella strada malgrado il corpo della giovane fosse stato investito più volte e martoriato dalle auto che quella notte sono transitate, anche a forte velocità (120 kmh), senza mai accorgersi dell’impatto con un cadavere.

Non solo. I tecnici informatici incaricati dai genitori della vittima sono riusciti a recuperare ben 3,008 foto, molte a sfondo pornografico, cancellate dopo la morte della ragazza. Riscontrata anche la cancellazione delle cartelle di download, dove Giulia salvava immagini, video e screen-shot, centinaia di messaggi vocali, prima eliminati ma ora di nuovo disponibili, così come l’intera cronologia di un browser internet che la ragazza usava per navigare. Inoltre sono emerse cancellazioni e accessi di sconosciuti al profilo Facebook della ragazza. Ciò che però ha suscitato maggiori sospetti è il cambio di credenziali dell’email della 19enne, avvenuto la notte della sua morte, una vera scoperta anche perché la giovane lasciò il cellulare a casa e la sostituzione è avvenuta da un indirizzo IP corrispondente ad un dispositivo diverso dal suo I-phone o dal suo tablet, un indirizzo IP che si trovava in una località molto distante dal luogo dove invece si trovava Giulia. I consulenti medico legali di Emme Team sono già pronti per portare all’attenzione degli inquirenti novità scientifiche provenienti dal luogo del ritrovamento del corpo di Giulia, con la dimostrazione di una dinamica del decesso totalmente nuova.

 

Fabio Lussoso: