Riaperti i cancelli alla OMA, si cerca un nuovo acquirente

Nel pomeriggio di ieri martedì 05 novembre si è tenuto un incontro presso la sede della OMA Spa di Castiglione a Casauria. All’ incontro hanno preso parte Roberto Costantini Curatore fallimentare, Volpe resp. del personale, la FIOM CGIL Andrea De Lutis, la FIM CISL Dorato di Camillo e presente la RSA aziendale degli stabilimenti di Caglione e Tocco e Bussi Officine.

Nell’ incontro, afferma Andrea De Lutiis della Fiom Cgil, c’è stato comunicato che con notifica di decreto di autorizzazione alla continuità come atto formale da parte del Tribunale di Pescara del 05 novembre 2019, è stato concesso l’ esercizio provvisorio. Da oggi parte delle maestranze riprenderanno le attività e si occuperanno di ristabilire le condizioni affinché nell’ arco di alcuni giorni tutto torni alla normalità.
Intanto il Curatore riceverà la visita di Nuovo Pignone (il committente principale), nell’ incontro si discuterà delle commesse in essere e di eventuali altre commesse future che potrebbero dare slancio all’ azienda. Compito del Curatore sarà valorizzare l’ azienda e renderla il più appetibile possibile con l’ obbiettivo di procedere in poco tempo ad affitto e cessione d’ azienda in modo da garantire i livelli occupazionali e gli interessi dei creditori. Nel frattempo è partita la richiesta di CIGS che servirà nella gestione del personale attualmente non necessario, a tal fine anche nell’ incontro di ieri con il Prefetto di Pescara abbiamo convenuto sul sollecitare una rapida convocazione dal parte del MISE. L’ esercizio provvisorio avrà una durata di tre mesi eventualmente rinnovabili. Costantini al tavolo ha ribadito: “oggi stiamo scrivendo una pagina della storia industriale italiana, i lavoratori hanno sempre lavorato con impegno, sono sicuro che sarà così anche per il futuro”.

“E’ stato superato il primo scoglio, forse quello più difficile, far riprendere le attività, la strada è ancora lunga e tortuosa ma da ora è possibile guardare al futuro, dobbiamo ringraziare il Tribunale di Pescara e il Curatore fallimentare per la fiducia e l’ impegno profuso, questi giorni sono stati di apprensione e frenetica attività, in soli 5 giorni con le festività nel mezzo è stata garantito un lavoro di settimane che ha permesso di scongiurare la perdita delle commesse. Ringraziamo il Prefetto di Pescara e le Istituzioni tutte che hanno collaborato per questo primo risultato. Un grazie i sindacalisti lo rivolgono infine ai lavoratori che in questo breve frangente di tempo di conoscenza si sono affidati a noi e hanno seguito le nostre indicazioni, da domani a lavoro per garantire e addirittura cercare di aumentare i livelli occupazionali di questa azienda”.

Il commento del capogruppo in Consiglio Regionale di Fratelli d’Italia, Guerino Testa:

“Un gran giorno oggi per i dipendenti dell’azienda Oma , che dopo il pericolo chiusura sono tornati a svolgere le loro attività grazie alla concessione, da parte del tribunale di Pescara, dell’esercizio provvisorio di tre mesi, eventualmente rinnovabili. Esprimo grande soddisfazione per la scongiurata chiusura aziendale con conseguente dramma occupazionale, e vicinanza ai lavoratori tutelati dal provvedimento”. Così commenta il capogruppo in Consiglio regionale di Fratelli d’Italia, Guerino Testa, la prosecuzione dell’attività dell’azienda di Castiglione a Casauria che coinvolge ben 330 dipendenti tra Castiglione,Tocco da Casauria e Bussi.

“Il presidente Marco Marsilio, gli assessori regionali ed il sottoscritto – prosegue Testa – abbiamo seguito costantemente, con i sindacati, i Sindaci dei Comuni coinvolti ed il Prefetto di Pescara, Gerardina Basilicata la vicenda sin dall’inizio, ognuno ha fatto la propria parte – precisa – con sobrietà e concretezza. Ringraziamo ancora una volta il curatore fallimentare, Roberto Costanini che nei panni dei suo delicato compito ha eseguito un lavoro eccellente , ed il magistrato che attraverso la concessione dell’esercizio provvisorio ha lanciato un messaggio atteso. Nelle procedure fallimentari, infatti, l’esercizio provvisorio deve essere inteso come un mezzo di valorizzazione dell’impresa in stato di insolvenza, al fine di promuovere il trasferimento ad altra realtà. Una vertenza, quella della Oma – aggiunge il Consigliere – che ha portato ad un primo importante risultato nel giro di poco tempo. Continueremo a seguirla da vicino conclude Testa – con l’auspicio ed il massimo impegno per il raggiungimento di una rapida e definitiva soluzione, che veda in cima agli interessi la salvaguardia dei livelli occupazionali”.