Triathlon, oltre 1800 atleti a Montesilvano per i Campionati italiani giovanili

Il prossimo fine settimana, 5 e 6 giugno, Montesilvano sarà la capitale italiana del triathlon giovanile. Oltre 1.800 gli atleti saranno presenti in città per una manifestazione, che in assenza di Covid, ospiterebbe oltre 8.000 presenze.

I partecipanti si sfideranno a caccia del titolo nazionale di aquathlon, specialità del triathlon, e della Coppa Italia e Trofeo Italia di triathlon. Scenario dell’evento, organizzato dall’assessore allo Sport Alessandro Pompei, sarà il lungomare Aldo Moro, all’altezza di Via Marinelli nella spiaggia libera dell’area Jova Beach Party, dove si raduneranno i triatleti per la partenza e dove arriveranno per la chiusura della loro gara. L’evento è organizzato dal Forhans Team in collaborazione con l’associazione sportiva Project Ultraman Montesilvano, e con la Fitri, che sarà presente in tutte le gare in programma con il proprio staff per consentire la perfetta riuscita dei due giorni di gara.

“E’ un onore ospitare un evento così prestigioso nella nostra città – afferma l’assessore allo Sport Alessandro Pompei -. La nostra amministrazione comunale ha sempre creduto che lo sport sia uno straordinario veicolo di promozione turistica e per questo motivo auspichiamo l’organizzazione di manifestazioni sportive come queste, capaci di attirare appassionati e atleti da ogni parte d’Italia. Il nostro territorio, grazie alle risorse naturali presenti, ben si presta a queste gare”. “Lo sport riparte e il triathlon è in prima linea – dice Gianluca Calfapietra, ex azzurro del triathlon e presidente del Forhans Team -. Questi campionati italiani giovanili di Montesilvano, rappresentano la gara più importante della stagione per i giovani triatleti, e insieme alla Federazione italiana triathlon ci siamo impegnati per far si di poterli organizzare seguendo tutti i protocolli di sicurezza. Per questo lancio un appello a tutti coloro, atleti, tecnici e accompagnatori, di contribuire a rispettare e far rispettare le normative previste, per far si che l’evento lasci il segno dopo un anno e mezzo di stop alle gare”.