Farindola, “Valanga sull’Hotel Rigopiano”. Si temono vittime. Testimoni parlano di 3 dispersi . AGGIORNAMENTI

A seguito dell’enorme quantità di neve e delle scosse di terremoto di questa mattina, una valanga si sarebbe abbattuta sull’Hotel Rigopiano di Farindola. Si temono vittime. Ma al momento non ci sono conferme sulla reale entità dell’episodio. I soccorritori in viaggio verso la zona isolata. Testimoni parlano di tre dispersi.

Una valanga avrebbe investito l’hotel Rigopiano di Farindola, alle falde del Gran Sasso sul versante pescarese, ma mancano conferme. Il presidente della Provincia di Pescara Antonio Di Marco, sul suo profilo Facebook ha detto di “sperare che non vi siano vittime”.

Sarebbero una ventina i clienti oggi registrati, secondo quanto si apprende sulla base dei registri della Prefettura. A questi si aggiungono i dipendenti. Al momento tutti i telefoni risultano muti, compresi i cellulari e ci sono tre metri di neve anche sulla strada . I soccorritori stanno cercando di raggiungere la struttura con ogni mezzo. È questo l’unico modo per trovare conferma o -come si spera- magari una smentita o un ridimensionamento dell’allarme. I soccorsi sono partiti a seguito della chiamata di emergenza attivata da un ospite dell’hotel. I soccorsi sono partiti un paio di ore fa da Pescara e da Penne: in movimento ci sono gli uomini del soccorso alpino e dei carabinieri, partiti da Penne, quelli dei vigili del fuoco, partiti da Pescara. La distanza da percorrere, in una situazione resa molto difficile dalla neve, è di 45 km da Pescara a Farindola e di altri 9 km da Farindola fino alla frazione di Rigopiano. La strada viene aperta da una turbina. I soccorsi dovrebbero arrivare sul posto attorno alla mezzanotte.

“E’ vero. All’hotel Rigopiano di Farindola risultano presenti circa 20 persone più il personale, i soccorritori stanno andando sul posto con la massima celerità”. Lo scrive su Facebook il governatore dell’Abruzzo, Luciano D’Alfonso, rispondendo al commento di un utente che chiedeva se fosse vera la notizia della slavina sull’hotel, invitando, in tal caso, i soccorsi.

AGGIORNAMENTO: “PERSONE INTRAPPOLATE NELLE MACERIE. “Al di fuori dell’Hotel Rigopiano ci sarebbero due persone che avrebbero avuto contatti sia con il 118 che con i soccorritori. Uno di questi avrebbe inviato un sms ad un soccorritore prima rassicurandolo sulle sue condizioni poi parlando di macerie. Via whatsapp un altro cliente avrebbe confermato alla sala operativa del 118 di Pescara che dentro la struttura, lesionata, ci sarebbero delle persone intrappolate, ma di non essere in grado di dire le loro condizioni. I testimoni hanno parlato di una valanga di inaudita forza per la zona che si sarebbe staccata dalla montagna e avrebbe travolto una parte dell’hotel Rigopiano.

TESTIMONI: TRE DISPERSI – Secondo testimoni della slavina che ha colpito l’hotel Rigopiano sul Gran Sasso ci sarebbero tre dispersi. E’ quanto riferiscono i soccorritori che stanno cercando di raggiungere con gli sci la struttura. La valanga di dimensioni importanti sarebbe venuta giù in un tratto boschivo e per questo particolarmente violenta e avrebbe investito auto, bestiame e parte dell’albergo. Secondo quanto appreso dal Soccorso Alpino, alcune persone presenti nell’albergo sarebbero scese a valle per dare l’allarme contattando la polizia provinciale e parlando dei dispersi.

L’ipotesi degli esperti del Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico è che all’origine della valanga ci siano le forti scosse di terremoto registrate nell’Aquilano. La colonna mobile di soccorso non è distante dalla struttura, ma lungo la strada alcune slavine hanno provocato la caduta di materiale vario, tra cui tronchi di alberi, che ostacolano il percorso. Si sta quindi provvedendo alla rimozione dei detriti. Alcuni dei soccorritori stanno tentando di raggiungere l’albergo con gli sci, mentre dal telefono di una coppia presente nell’Hotel sarebbe partito un sms: “aiuto, stiamo morendo di freddo

I soccorritori sono giunti sul posto alle ore 4.00 circa. Vi sono luci accese nell’albergo.

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Valeria Gatopoulos: