Pnalm: un radiocollare per monitorare l’orsa Barbara

Un radiocollare monitorerà gli spostamenti dell’orsa Barbara, nuovamente catturata, grazie alla sinergia tra Pnalm, Parco Majella e Riserva dell’Alto Gizio.

Il nome Barbara le era stato dato dopo una una prima cattura, avvenuta nel Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise (Pnalm); ora l’orsa, 5anni per un peso di circa 120 chili, ha un radiocollare Gps che consentirà di monitorare i suoi spostamenti.

Il plantigrado è stato nuovamente catturato nella Riserva naturale regionale del Monte Genzana Alto Gizio. L’orsa è stata beccata dopo un attento monitoraggio, che ne aveva rilevato la presenza nei boschi sopra Pettorano sul Gizio prima del letargo invernale, mentre cercava qualcosa negli abbondanti fruttiferi presenti nella Riserva, a conferma dell’importanza di quest’area per la popolazione di Orso bruno marsicano insieme a quella del Parco della Majella, considerato il principale territorio di espansione dall’areale storico del Pnalm.

La cattura di Barbara è il frutto di una buona sinergia tra alcuni dei principali enti preposti alla tutela e alla conservazione dell’orso marsicano su scala vasta, pensata, organizzata e realizzata tra i tecnici del Pnalm, che avevano monitorato e catturato l’orsa una prima volta in un contesto di particolare difficoltà a Villetta Barrea, quelli della Riserva, che hanno rilevato la presenza dell’animale e l’hanno monitorata nelle scorse settimane, e quelli del Parco nazionale della Majella, che hanno gestito la cattura e l’applicazione del radiocollare in collaborazione con i tecnici della Riserva.

Si tratta di un lavoro di squadra che rappresenta solo uno dei risultati dell’intensa e proficua attività di collaborazione tecnico-istituzionale, che i tre Enti hanno messo in campo, dalla rete di monitoraggio dell’Orso bruno marsicano in Abruzzo e Molise alla diffusione capillare di sistemi di prevenzione dei danni, dai gruppi di intervento al coordinamento delle ricerche scientifiche; un sistema di supporto che mira a consolidare le condizioni migliori possibili per la sopravvivenza dell’orso in un areale che sembra essere in graduale espansione.