Sisma centro Italia: non tutti i 5 Comuni abruzzesi nel cratere

Non ci saranno tutti i Comuni abruzzesi inizialmente indicati nell’area del cratere sismico relativo al terremoto del 24 agosto, quello che ha praticamente raso al suolo Amatrice e portato distruzione e dolore in numerosi Comuni a cavallo fra quattro regioni: Abruzzo, Lazio, Molise, Umbria.

Nel cratere avrebbero dovuto rientrare Campotosto, Montereale e Capitignano per la provincia dell’Aquila e Valle Castellana e Rocca Santa Maria per quella di Teramo e invece da indiscrezioni che emergerebbero dalla bozza del decreto in approvazione entro domani, resterebbero fuori alcuni di essi. Notizie non ufficiali, ma che stanno creando allarme tra gli amministratori dei Comuni abruzzesi che contano numerosi danni diffusi e seri in tutto il loro territorio, sia su edifici pubblici che privati e in alcuni casi con intere frazioni evacuate per rischio crolli, come Santa Lucia di Montereale. Ma cratere o non cratere, non cambierà molto ai fini della ricostruzione, come ha più volto rimarcato lo stesso commissario per l’emergenza sismica, Vasco Errani.

A ricordarlo è anche il consigliere regionale e sottosegretario alla presidenza della giunta regionale che ha delega alla Protezione civile e all’ambiente, Mario Mazzocca. Più volte Errani, infatti, ha ribadito che in merito alla ricostruzione non c’è differenza tra l’essere esclusi o inclusi nel cratere, in quanto ciò che conterà sarà il nesso causa-effetto tra sisma e danni, anche se il danno dovesse essere registrato in un Comune geograficamente lontano dall’area epicentrale. Per cui tutti i paesi saranno risarciti con le medesime modalità. Mazzocca si dice fiducioso nelle decisioni che verranno prese da Errani, “che già nella precedente gestione dell’emergenza romagnola ha dato prova – spiega Mazzocca – di trasparenza, chiarezza e prontezza di decisioni”.

Ora c’è tuttavia da capire come governare la sovrapposizione burocratica tra vecchio e nuovo cratere sismico. “Andrà declinato affinché non si creino lungaggini burocratiche”, aggiunge Mazzocca, sottolineando tuttavia che nei paesi colpiti dal sisma del 2009 e rientranti nell’area dell’epicentro del recente terremoto la ricostruzione procede senza intoppi.

Il servizio del Tg8