Rottamazione ter, caso Abruzzo: Marsilio si appella al Governo

Rottamazione ter, monta il caso Abruzzo: il presidente della giunta regionale, Marco Marsilio, parla di “disparità di trattamento nei confronti di molti cittadini”.

Che non avrebbe affatto favorito l’auspicata pace fiscale tra contribuenti irregolari e fisco lo avevamo preconizzato per primi, quando scoprimmo che gli abruzzesi e i cittadini di (poche) altre regioni italiane non hanno accesso alle agevolazioni previste dalla Rottamazione ter, nel caso in cui Regione e Comuni affidino il recupero del credito a società private o comunque diverse da Agenzia delle entrate-Riscossione (ex Equitalia), considerato Agente nazionale di riscossione.

LA PREMESSA

Con la definizione agevolata dei carichi affidati all’Agente della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2017, la cosiddetta rottamazione-ter, il Governo offre la possibilità, a chi vuole mettersi in regola, di pagare il dovuto senza sanzioni o interessi di mora applicati per il ritardo. I carichi affidati presi in considerazione dalla recente legge sono quelli trasmessi, nell’arco temporale 2000/2017, all’agente della riscossione (quindi non più nella disponibilità dell’ente creditore).
Si tratta dunque di debiti per i quali il contribuente si è già visto recapitare la cartella dall’Agenzia delle entrate-Riscossione, la ex Equitalia, o dalla società privata alla quale l’ente pubblico ha affidato il recupero del credito. In sostanza, se un cittadino vuole sanare le proprie pendenze usufruendo delle agevolazioni, potrà farlo solo l’ente pubblico di riferimento – per esempio la Regione per il bollo auto o il Comune per alcuni tributi – ha affidato il recupero del credito a Riscossione-Agenzia delle entrate, non considerando le società private come agenti di riscossione.

GLI SVILUPPI

Purtroppo, come abbiamo già visto nei servizi realizzati da Rete8, la Regione Abruzzo non rientra fin qui tra quelle i cui cittadini possono accedere alle agevolazioni della rottamazione-ter, in quanto ha affidato ad un ente privato, la Soget Spa, il servizio riscossione coattiva delle entrate regionali. Va detto che l’adesione alla rottamazione non compete alla Soget o ad altre società private di riscossione, ma è frutto delle decisioni del Legislatore, forse anche dall’interpretazione che ne viene fatta, e delle deliberazioni del singolo ente locale.

Chiarimenti utili sono stati pubblicati sul sito dell’IPSOA:

“La sentenza n. 51 della Corte costituzionale, pubblicata il 15 marzo 2019, sembrava aver messo in crisi un’infinità di istanze presentate in passato per la rottamazione delle cartelle e rischiava di resuscitare vecchie somme iscritte a ruolo. Pochi giorni dopo, la stessa Consulta ha smentito l’esistenza del problema affidando i chiarimenti ad un comunicato stampa. Nel disciplinare rottamazione e stralcio delle cartelle, il decreto fiscale 2019 avrebbe utilizzato l’espressione ‘carichi affidati agli Agenti della riscossione’ in senso non tecnico: lo stralcio e la rottamazione riguarderebbero, dunque, tutti i casi in cui la riscossione dei carichi sia stata affidata a qualsiasi soggetto, e non solo all’Agente nazionale.

Così la Consulta, con il comunicato stampa sulla sentenza n. 51/2019, cerca di mettere in salvo la rottamazione delle cartelle affidate a società concessionarie della riscossione diverse da Equitalia. Se l’interpretazione fosse corretta, il problema risulterebbe in effetti risolto. È, tuttavia, singolare che queste indicazioni vengano fornite, neppure espressamente, da un mero comunicato stampa. Sarebbe, quindi, auspicabile un intervento dell’Amministrazione finanziaria”.

LA NOVITÀ

I servizi di Rete8 e gli articoli di diversi giornali hanno contribuito a montare il caso Abruzzo e a portarlo all’attenzione della politica. Ultimo, in ordine di tempo, l’intervento del presidente della giunta regionale Marco Marsilio, il quale ieri ha diffuso la seguente nota:

“La rottamazione ter ha escluso, di fatto, l’Abruzzo, causando disparità di trattamento nei confronti di molti cittadini. In passato non è stato possibile modificare il testo e inserire le concessionarie private che si occupano di riscossione tributi. Di conseguenza da questa nuova rottamazione sono stati esclusi quei cittadini che hanno ricevuto le cartelle esattoriali per il pagamento di tasse relative al periodo 2000-2017. Con la rottamazione-ter il Governo ha dato la possibilità a chi voglia mettersi in regola di pagare il carico dovuto senza le sanzioni o gli interessi di mora intervenuti successivamente. Inoltre è possibile pagare a rate semestrali in cinque anni. All’atto pratico appare chiaro che questa scelta provoca una discriminazione nei confronti dei cittadini abruzzesi, che sono incolpevoli. Cittadini che adesso non possono aderire a questo strumento. Faccio appello a Governo e Parlamento affinché nella prima occasione utile possa essere estesa la rottamazione anche alle cartelle emesse dai concessionari privati”.

Nel servizio del Tg8 l’intervista al dottore commercialista Luca Del Federico: