Tiboni: “Flaiano, Un marziano a… Pescara”, nel video del Comune non c’è”

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A Pescara tutto sa di d’Annunzio, o lo si ami o lo si odi, il Vate non ha mezze misure, eppure la città ha un altro figlio illustre: Ennio Flaiano che, però, nel video promozionale non realizzato direttamente dal Comune ma affidato a un bando pubblico, non c’è.

“E’ stato possibile visionare, in anteprima perché pubblicato sui social e i quotidiani on line, il nuovo video promozionale di Pescara”, dice Carla Tiboni presidente della Fondazione Tiboni e dei Premi Internazionali Flaiano.

“La nostra città si riconferma sempre bella, ospitale e piena di attrattive e di vita.
Trovo che – prosegue la presidente  Tiboni – sia però vergognoso che l’unico pescarese cui venga dato risalto sia Gabriele d’Annunzio, dimenticando ancora una volta Ennio Flaiano, uno dei due figli eccellenti della nostra città. Colpisce questa dimenticanza, chiamiamola così, su un personaggio così importante attorno al quale è stato ideato e costruito Il Premio Internazionale Flaiano che da 47 anni fa conoscere Pescara e l’Abruzzo al mondo e porta il mondo a Pescara, con un primato culturale di prim’ordine visto che in tutti questi anni hanno frequentato Pescara Premi Nobel, Premi Oscar e attori, registi, sceneggiatori, scrittori, giornalisti, studiosi e uomini di cultura, (non da ultima il Premio Oscar Helen Mirren), che apprezzano e riconoscono la grandezza e il genio del pescarese Ennio Flaiano, amatissimo tra l’altro dai propri concittadini che sono cresciuti e partecipano numerosissimi a tutte le iniziative dei Premi.
Senza considerare l’indotto turistico ed economico che i Premi costituiscono per Pescara. Dispiace perché tutto ciò accade in un momento in cui il Sindaco di Pescara, lodevolmente, vuole riportare le spoglie di Ennio Flaiano nella sua città natale, per restituirgli la giusta dignità post mortem“.

Tra l’altro, in un documentario, lo stesso Ennio Flaiano parlava del suo concittadino e “vicino di casa” d’Annunzio.

Ma si sa, Flaiano forse scrollerebbe le spalle e pronuncerebbe uno dei suoi indimenticabili aforismi, col senso bonario della vita e della umanità: “Il peggio che possa capitare a un genio è di essere compreso.”