L’Aquila, ricostruzione: arriva con 2 anni di ritardo il nuovo disciplinare per i commissariamenti

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Arrivano le nuove linee d’indirizzo per il disciplinare dei commissariamenti dei consorzi inadempienti della ricostruzione.

La giunta comunale prova a fare sul serio su uno dei nodi della ricostruzione privata, dopo due anni di ritardi e di nulla di fatto, dando mandato al dirigente del settore Ricostruzione privata del centro storico e delle frazioni di predisporre l’avviso per la costituzione dell’albo dei commissari.

Un albo che in realtà esisteva già, ed era stato predisposto dalla passata giunta Cialente, ma mai confermato dal sindaco Pierluigi Biondi che ha voluto ricominciare tutto da capo, ritenendo illegittima l’albo predisposto – e già pronto per attingere i commissari – dal suo predecessore.

La questione dei commissariamenti, posta dall’ex assessore alla Ricostruzione Pietro Di Stefano, si trascina infatti dalla fine del 2016, quando l’ex sindaco Massimo Cialente aveva emanato un bando e stilato un albo, con oltre 180 professionisti ammessi, mai attuato anche per l’avvicinarsi delle elezioni. Il nuovo assessore alla Ricostruzione, Vittorio Fabrizi, garantisce che a settembre si potrebbe finalmente partire con i commissariamenti, fondamentali per sbloccare i lavori di ricostruzione di centinaia di aggregati ancora fermi.

Solo per fare qualche esempio: sono 300 gli aggregati “inerti”, ossia quelli per i quali non sono state presentate nemmeno le cosiddette ‘schede parametriche parte seconda’, che sono i progetti esecutivi. Quarantadue sono poi gli aggregati edilizi “conflittuali”, dove i lavori sono partiti, ma che poi si sono fermati, a causa di contenziosi legali tra i proprietari. Infine, decine di aggregati edilizi per i quali non sono state nemmeno costituite le assemblee dei proprietari. Insomma, centinaia di potenziali cantieri che non partono e milioni e milioni di euro – di fondi pubblici destinati alla ricostruzione – che restano chiusi nelle casse del Comune. Una volta pubblicato il bando (atteso fra una settimana) occorrerà aspettare circa un mese per raccogliere le domande e avere un nuovo albo dei commissari.

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