Valentinetti: “San Cetteo, rispettate le regole Covid per chi ha subito il martirio dei nostri tempi”

Sarà il Cardinal Pietro Parolin a presiedere, quest’anno, alla messa solenne per San Cetteo, patrono di Pescara, che viene celebrato il 10 ottobre. Il vescovo Valentinetti ne richiama il martirio e fa un appello a tutti: “Rispettate le regole Covid e la politica sia unita, in nome di chi ha sofferto e di chi non c’è più.”

Il Cardinal Parolin, segretario di Stato del Papa, raggiungerà Pescara nella giornata di domani, sabato 10 ottobre e, prima della celebrazione delle ore 18.30 in Cattedrale, troverà aperte le porte dei luoghi di servizio, di accoglienza e di studio della Chiesa locale. Valentinetti aveva, inoltre, già invitato Papa Francesco a venire in Diocesi al tempo della canonizzazione di Nunzio Sulprizio da Pescosansonesco.

“Sono contento di poter condividere con il Cardinal Parolin – continua Valentinetti – il lavoro della nostra diocesi, l’impegno continuo per la promozione umana e culturale e il desiderio di essere sempre di più conformi a Cristo nell’attenzione alle persone e ai loro bisogni”.

Il Cardinal Parolin, inoltre, taglierà il nastro della nuova sede dell’Associazione Radio Speranza, al primo piano della Curia.

“Chiederemo a Sua Eminenza – conclude l’arcivescovo – di rilasciare un messaggio a tutta la Città e a tutta la diocesi, in diretta sulla frequenza FM 87,6, perché tutta la comunità sappia guardare San Cetteo, come un esempio di fede, imparando dal Santo Patrono il valore della testimonianza, che, talvolta, chiede sacrifici grandi, addirittura il martirio.”

Valentinetti si rivolge non solo ai fedeli ma a tutti, richiamando il martirio di San Cetteo, affinché, in tempo di Covid, vengano rispettate le norme a tutela di chi c’è vicino. Il buon senso e il rispetto perché si possa evitare il contagio. Lo si faccia, dice l’arcivescovo, per chi ha sofferto, per chi non c’è più, per tutti coloro che hanno messo e mettono a repentaglio la loro vita per il nostro benessere. E’ duro nei confronti dei negazionisti, ricordando i 40mila morti dice: “Non credano che il virus non esista o che se ne vada con la bacchetta magica.” E poi l’appello alla politica: “E’ difficile governare ora questo Paese, si superino le divisioni e le contrapposizioni per il bene di tutti i cittadini ma questo non lo sto ancora vedendo.”

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