Prova orale Maturità, tanta paura ma poche difficoltà

Tanta ansia per l’esame orale, ma chi l’ha già fatto non l’ha trovato difficile. Almeno a giudicare dai primi commenti dei maturandi della 5^ C del Liceo Scientifico “G.Galilei” di Pescara.

C’è chi cita l’esperienza dei suoi compagni che hanno trovato nelle buste chi il nome di Rita Levi Montalcini, chi quello dello scrittore Primo Levi, un’altra la Brexit ed un altro ancora la foto dei ghiacci e del riscaldamento globale. Da questi spunti i candidati, dopo una breve pausa di riflessione, hanno iniziato a parlare e a fare i collegamenti interdisciplinari che caratterizzano la Maturità 2019. Collegamenti che rappresentano una novità anche per i docenti, abituati fino all’anno passato a partire dal punto fermo della tesina. Una studentessa, è già stata interrogata e racconta la sua prova. Nella busta ha trovato la tabella del codice genetico e ha parlato “della trascrizione e della sintesi proteica, poi dell’ossidazione degli zuccheri e catena di trasporto degli elettroni, poi della struttura dell’atomo in fisica”. In filosofia/italiano/storia gli argomenti sono stati “il positivismo, Verga e l’ideale dell’ostrica” e in inglese “Charles Dickens e l’ utilitarismo” ovvero la concezione filosofica che pone la ricerca dell’utile individuale o sociale come motivo fondamentale dell’agire umano. Nel complesso si è trovata a suo agio.

“Sull’alternanza ho fatto la mia presentazione e basta – dice una ragazza – i prof sembravano contenti”. C’è comunque molta curiosità di sapere quante domande fanno i commissari, quanto tempo lasciano parlare lo studente, come si può passare da un argomento all’altro, facendo collegamenti ragionevoli.

Nella foto, Francesco La Penna, Andrea Bellizzotti, Alessandro Natale, Giulia Mazzarino, Chiara Pollice, ed Edoardo della Classe V C del Liceo Scientifico “G.Galilei” di Pescara.