Sulmona, Snam: il Tar rinvia l’udienza e la battaglia continua

Il tar rinvia la decisione sulla sospensiva al progetto Snam. Nei prossimi giorni l’avvio delle operazioni di monitoraggio dell’aria da parte dell’Arta. Il sindaco Casini: “Utilizzeremo questo anno di tempo per continuare la battaglia. Chiederemo un tavolo al nuovo Governo”.

Arriva una boccata d’ossigeno nella battaglia contro la realizzazione del progetto Snam che interessa anche il comune di Sulmona. La lotta degli oppositori contro i lavori di concretizzazione dell’opera non si ferma e prosegue ora più che mai con forza su tutti i fronti.

Ieri si è infatti tenuta l’udienza per la discussione del ricorso al Tar del Lazio da parte del Comune di Sulmona congiuntamente agli altri Comuni del territorio, alla Regione e ai comitati cittadini, contro i decreti del governo, con i quali si autorizza la costruzione della centrale di compressione della Snam a Sulmona. Non sussisterebbe un’urgenza tale da far pronunciare immediatamente il tribunale amministrativo sull’istanza cautelare avanzata, dato che l’eventuale costruzione della centrale di compressione non potrà essere avviata prima di un anno, prima cioè che siano concluse le attività preliminari di monitoraggio dell’aria e delle procedure relative all’A.I.A. La decisione sulla sospensiva è stata rinviata e l’udienza verrà fissata probabilmente il prossimo autunno.

Contestualmente l’Arta ha comunicato in questi giorni l’avvio delle procedure per l’installazione delle centraline, finalizzate alle operazioni di monitoraggio dell’aria nella Valle Peligna, che si prolungherà per un anno.

“Non ci fermeremo e continueremo a opporci al progetto della Snam in tutte le sedi, contrastando ora più che mai la costruzione della centrale e del metanodotto nella nostra città”, ha annunciato Annamaria Casini, sindaco di Sulmona. “Approfitteremo di questo tempo per impedire la realizzazione di opere dannose e impattanti nel nostro territorio a forte rischio sismico. Chiederemo al nuovo governo di riaprire un tavolo, di rivedere il progetto e di rispettare quella volontà di istituzioni e cittadini peligni ripetutamente e continuamente ribadita in questi lunghi anni con tutti gli strumenti a disposizione”.