La Giostra di Sulmona nel rispetto della salute dei cavalli

“Nelle Giostre di Sulmona, fin dalle prime edizioni, è stata sempre osservata la massima attenzione per la salute degli animali e il tracciato di gara, considerato uno dei più veloci e tecnici e, allo stesso tempo, più sicuri nel panorama dei tornei storici in Italia”. Una delle spese più rilevanti nel bilancio della Giostra di Sulmona è proprio l’allestimento del circuito di gara”.

E’ uno dei temi emersi nella riunione, svoltasi a Narni in provincia di Terni, tra le associazioni che organizzano tornei storici nei quali i protagonisti sono i cavalli. La tutela della salute dei purosangue è stata al centro dell’incontro cui hanno partecipato le città di Acquasparta, Ascoli Piceno, Amelia, Calvi dell’Umbria, Foligno, Monselice, Monterubbiano, Narni, San Gemini, Servigliano, Valfabbrica e Sulmona. Una riunione nel corso della quale è stata concordata la costituzione di un tavolo permanente tra le città sede di manifestazioni storico-equestri che costituiscono patrimonio identitario, culturale, storico e sociale.

“Rispetto delle regole significa anche tutelare la salute di tutti i protagonisti delle rievocazioni storiche – ha sottolineato il presidente della Giostra Cavalleresca, Maurizio Antonini – Noi lo abbiamo sempre fatto perché per noi sia la salute dei cavalieri sia quella dei cavalli è la priorità dalla quale nessuno può derogare”. Hanno partecipato alla riunione anche l’assessore regionale alla Sanità dell’Umbria, Luca Barberini, e una delegazione dei Terzieri, dell’Ente Corsa all’Anello e del Consiglio Comunale di Narni. Le città partecipanti hanno chiesto che si diffonda la consapevolezza del continuo lavoro svolto per conseguire livelli sempre maggiori di tutela della sicurezza e del benessere degli animali. “Siamo orgogliosi di essere additati come modello di rispetto delle regole e della salute dei cavalli – afferma il presidente onorario della Giostra Cavalleresca, Domenico Taglieri – Già due anni fa, nel convegno a Verona in occasione della fiera dei cavalli, siamo stati portati ad esempio per il rispetto delle regole imposte dalla normativa sull’utilizzo degli equini al di fuori dei circuiti ufficialmente autorizzati”.

Fabio Lussoso: