Gran Sasso, boom di presenze. Ma all’Aquila ristoranti chiusi

Ferragosto, boom di presenze a Campo Imperatore. Presi d’assalto dai turisti anche la Majella e il lago di Scanno.

Boom di presenze turistiche a Campo Imperatore: da Assergi sono salite in mattinata tantissime persone e il piazzale stracolmo di automobili. Si calcola in svariate migliaia l’afflusso dei turisti sul versante aquilano della montagna. Ma è tutta la montagna abruzzese a essere stata presa di mira dai turisti, compresi gli eremi: presenze record anche al Lago di Scanno.

Nonostante il vasto incendio che negli ultimi dieci giorni ha devastato la prateria tra Fonte Vetica e Fonte Macine e nonostante la presenza di due importanti e impattanti cantieri – quello al lavoro per la sostituzione della seggiovia delle Fontari, e quello per la ristrutturazione dell’Ostello – ieri Campo Imperatore è stato letteralmente preso d’assalto dai turisti. Famiglie per lo più, escursionisti, alpinisti, bikers con mountain bike in spalla e pronti a lanciarsi sui sentieri rocciosi: il Gran Sasso attira. Quasi duemila le presenze registrate ieri tra funivia e auto private – ha spiegato il presidente del Centro turistico del Gran Sasso Fulvio Giuliani – salite fino a Campo Imperatore dove, per tutto il mese di agosto il parcheggio sarà a pagamento per evitare la sosta selvaggia in quello che è comunque un pezzo di Parco nazionale del Gran Sasso.

Tanta gente anche in centro storico all’Aquila. Turisti non solo provenienti dal resto d’Italia, ma anche stranieri. L’Info-point appena riaperto ha registrato il passaggio di 150 persone nella sola giornata di Ferragosto, con i cantieri chiusi il centro storico era del tutto fruibile. Peccato, però, che gran parte dei ristoranti e dei bar fossero chiusi: non proprio un buon benvenuto per gli avventori costretti ad andare via a ora di pranzo, e nemmeno una mossa intelligente per i gestori di una città che deve ricostruire – oltre alle case – anche la sua immagine turistica.