Torrevecchia, vicini morti dopo lite, lo psichiatra: “La tragedia si poteva evitare”

Parla lo psichiatra Massimo Di Giannantonio sulla tragedia di Torrevecchia Teatina, che ha visto la morte di due vicini dopo una lite per futili motivi: “Una bomba a idrogeno anche per l’effetto lockdown, tragedia che si poteva evitare”.

Una tragedia annunciata quella dei due vicini di Torrevecchia Teatina morti a distanza di poche ore, l’uno dall’altro, per le ustioni gravissime riportate dopo che un 80 enne, Benito Penna ha gettato benzina addosso a Vincenzo Mattioli, 64 anni. Ma come si spiegano gesti estremi come questi che portano a conclusioni tragiche, dopo diatribe per futili motivi? Lo abbiamo chiesto allo psichiatra e docente universitario Massimo Di Giannantonio.

“Una bomba a orologeria, dopo 15 anni di alterchi e dissapori, esplosa, dice Di Giannantonio, anche a causa di fattori esterni come il lockdown. Lo psichiatra e docente universitario ha paragonato il rapporto dei due vicini di casa: tra queste due persone l’aggressività, l’incomprensione, si sono sviluppate nel corso degli ultimi 15 anni, quindi è stato come un serbatoio di gas che accumula frustrazione, aggressioni, violenza. Inoltre il periodo del lockdown aumenta la sensibilità, distrugge la calma e la serenità e quindi di fronte all’ultima provocazione, esplode una rabbia, un desiderio di uccidere il nemico che ha portato purtroppo alla morte di queste due persone. Dobbiamo ricordare quello che dice l’Organizzazione Mondiale della Sanità, cioè che dopo la fase uno e la fase due, il rischio di patologie psichiatriche e sociali è una delle cose più gravi della sanità pubblica. Quindi bisogna aumentare la capacità dei dipartimenti di salute mentale e dei servizi sul territorio per essere in ascolto e aiutare le persone in difficoltà”.

Ma la tragedia si sarebbe potuta evitare?

“Sono venute meno le antenne sul territorio – prosegue Di Giannantonio – per registrare le questioni più a rischio.  Se ci fossero più operatori sul territorio, se vi fosse una maggiore conoscenza delle situazioni di crisi, se ci fosse in anticipo, in un’ottica di prevenzione, queste cose che possono sfociare in tragedia, sicuramente la prevenzione avrebbe avuto un esito favorevole. Questa è una tragedia dei tempi moderni, quando la società perde il controllo su quello che accade negli strati profondi.

Il servizio del Tg8