Mareggiate: la costa di Pescara salvata dalla tramontana

Meno gravi del temuto i problemi causati dal maltempo che ha colpito l’Abruzzo: le situazioni più critiche nel teramano e nel chietino, danni contenuti lungo la costa di Pescara, salvata dalla tramontana.

 

Certo, il mare arrabbiato lo è, eccome. E certo la neve alla fine è caduta e in qualche caso sta ancora cadendo. E l’aria dei Balcani in effetti la stiamo sentendo nelle ossa. Ed è altrettanto certo che il maltempo – altrimenti detto “inverno” – sia arrivato come da programma. E da previsioni, appunto, che però, almeno fin qui (gli scongiuri sono ammessi) si sono rivelate un po’ più apocalittiche della situazione reale.

Sarà che, tra le esperienze del passato e alcune lezioni tragiche, tutti, dai cittadini alle amministrazioni, si sono fatti trovare più pronti ad accogliere il freddo, la neve, il gelo. E sarà pure che i succitati in fondo hanno espresso una furia tutto sommato contenuta. O forse sarà che, come recita la saggezza popolare, “la neve l’ha sempre fatta”.

“Confermo – dice Riccardo Padovano, del Sib Confcommercio – che i danni sono stati meno gravi del previsto, soprattutto perché la nostra costa è stata salvata dalla tramontana, un vento forte ma “buono”. Ad avere la peggio sono stati i litorali del chietino, in particolare la zona di Casalbordino e Torino di Sangro. A Francavilla, dove gli interventi antierosione sono già in atto, le mareggiate hanno colpito di meno le strutture balneari”.

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