Esperti di catture al corso internazionale Parco Majella

Esperti di catture al corso internazionale nel Parco Majella. Al via le attività del Wildlife Research Center a Caramanico Terme.

Cinque giorni di studio e confronto, nel Parco nazionale della Majella, su “tecnica e gestione delle catture degli animali selvatici”: è cominciato ieri il terzo Corso internazionale teorico e pratico organizzato, a Caramanico Terme, dal Parco che negli anni ha sviluppato esperienze in diversi programmi di conservazione sulle catture della fauna (lupo, camoscio appenninico, orso bruno marsicano, ungulati selvatici). Fino a venerdì prossimo, 8 novembre, il programma prevede la partecipazione di 30 professionisti, provenienti da tutta Italia, con la parte didattica sostenuta dagli interventi di veterinari e biologi italiani accanto a esperti internazionali.

Il corso segna l’avvio delle attività del Wildlife Research Center (WRC) del Parco, il Centro Ricerche Fauna Selvatica attivato nella Sede Scientifica dell’ente, “una sorta di hub scientifico – spiega il direttore del Parco della Majella, Luciano Di Martino – nella sede in cui tradizionalmente ospitiamo tesisti, dottorandi, ricercatori e dalla quale provengono le nostre attività operative e di ricerca per la conservazione e gestione della fauna selvatica”.

Si parlerà di programmi di conservazione delle specie a rischio, gestione faunistica, applicazioni nel monitoraggio sanitario, aspetti applicativi relativi alle squadre di intervento su animali confidenti o in ambienti antropizzati, tecniche da applicare nei diversi contesti gestionali e da relazionare agli aspetti biologici e comportamentali delle diverse specie. Tra gli esperti presenti Alina Evans, della Inland Norway University of Applied Sciences, una delle eminenti ricercatrici europee sul monitoraggio di campo nelle catture di fauna selvatica; Fernando Moran, veterinario dell’IUCN European Bison Specialist Group; Marc Cattet, uno degli scienziati con maggiore esperienza in cattura a scopi scientifici di orsi al mondo, dal Department of Veterinary Pathology, Western College of Veterinary Medicine, University of Saskatchewan, Canada.

“Dobbiamo credere sempre più nell’elevato profilo, dal punto di vista di ricchezze, opportunità ed esperienze che provengono dal Parco della Majella – aggiunge il presidente, Lucio Zazzara – Un Parco che per peculiarità e competenze si accredita pienamente in ambito internazionale e che può dare un valido contributo alla valorizzazione di questi territori”.