Abruzzo: centri estetici aperti in zona rossa? Si può

Dopo la sentenza del Tar del Lazio che ha dato ragione a Confestetica, i centri estetici preparano la riapertura anche nelle zone rosse d’Abruzzo. Commento del sindaco di Chieti e della CNA.

Anche i centri estetici possono restare aperti in zona rossa, è quanto stabilisce la sentenza di ieri del TAR del Lazio che sposa le ragioni del ricorso presentato da Confestetica contro la Presidenza del Consiglio dei Ministri e il Ministero della Salute. A Chieti, il sindaco Diego Ferrara e l’assessore Manuel Pantalone commentano:

“Resteranno aperti, ma faremo controlli perché regole e protocolli siano rispettati. Dall’interpretazione del pronunciamento viene meno quanto stabilito dall’ultimo DPCM, in vigore fino al 5 marzo, circa la chiusura dei centri estetici nelle zone rosse. I centri vengono del tutto comparati ai parrucchieri quali servizi ugualmente essenziali alla persona, diatriba che andava avanti sin dal DPCM di novembre. Una sentenza che, a due mesi dal ricorso presentato da Confestetica, oggi fa dottrina e dunque trova subito applicazione, in quanto definisce la sicurezza dei centri estetici in base a quanto definito da protocolli e linee guida stabilite da INAIL e dal CTS lo scorso 13 maggio, che li equipara agli altri servizi simili alla persona: soprattutto in base al fatto che nei centri sia consentito operare in ambienti singoli e separati, attuando tutto quanto richiede la normativa già pre covid in termini di igiene e sicurezza.

Dunque aggiungiamo queste attività a quelle che in zona rossa potranno restare aperte e su cui saranno comunque presenti e rigorosi i controlli, vista la particolare fase della pandemia che stiamo attraversando. Quello attuale è un momento delicato e strategico in cui è necessario contemperare l’azione preventiva a quella punitiva, quando le regole non vengono rispettate. Una necessità richiesta dall’esigenza di contenere i contagi in un momento in cui il virus a causa delle varianti sta dilagando soprattutto fra la popolazione più giovane.
Alle attività che possono operare va dunque l’accorata raccomandazione dell’amministrazione di agire in modo corretto e accurato, alla cittadinanza l’invito a uscire il meno possibile e a tutelare se stessi e i propri cari dal contagio”.

La CNA di Avezzano ha accolto la sentenza con grande soddisfazione:

“Un’ottima notizia – afferma il presidente della Cna marsicana Francesco D’Amore – per un comparto che, insieme a tanti altri settori, è stato duramente colpito dalle restrizioni dettate dalla pandemia. Un ulteriore tassello che va ad aggiungersi ad un’intensa attività che da sempre, e soprattutto in questo particolare momento storico, la CNA conduce al fianco delle proprie imprese”.