Coronavirus L’Aquila, donazioni private per Terapia Intensiva

Verrà potenziato, grazie alle donazioni private, il reparto di Terapia Intensiva dell’ospedale San Salvatore dell’Aquila: dieci posti in più per l’emergenza Coronavirus.

La gara di solidarietà attivata in questi mesi di emergenza Coronavirus ha fatto scattare un progetto pilota in campo nazionale: il potenziamento della terapia intensiva dell’ospedale di L’Aquila attraverso le donazioni private. L’investimento è di circa due milioni di euro.

I preziosi posti letto saranno realizzati in uno spazio individuato al di sopra del pronto soccorso e si aggiungeranno agli otto già in funzione nel reparto normale. Nei giorni scorsi c’è stata una riunione dei soggetti che stanno lavorando all’iniziativa. Finora, sono stati raccolti 520 mila euro che serviranno per costruire il primo lotto con 4 posti letto, secondo i migliori standard tecnologici. A comunicare lo stato dell’arte con un post su Fb è stato il primario del reparto di Anestesia e Rianimazione, Franco Marinangeli, al termine di un incontro al quale hanno partecipato l’ex presidente della Fondazione Carispaq, Roberto Marotta, il direttore generale, David Iagnemma, in rappresentanza di una istituzione che ha contribuito con 150 mila euro, Nunzio Buzzi e Tiziano Capannolo per l’associazione V.A.Do., tra i principali fautori del progetto e che opera all’interno dell’Hospice Casa Margherita dell’Aquila, che ha raccolto 170 mila euro, Giorgio Paravano e Paolo Aloisi per L’Aquila per la Vita, che ha contribuito con 100 mila euro, il presidente dell’Associazione Nazionale Costruttori Edili (Ance) dell’Aquila, Adolfo Cicchetti, e il suo collega imprenditore Eliseo Iannini, presidente della commissione Covid e dirigente della stessa associazione di categoria, che hanno versato contributi da parte di diverse Imprese aquilane pari a 100 mila euro.

Il professor Marinangeli ha chiesto di accelerare sull’ampliamento e l’uso immediato delle donazioni, “per necessità ma anche per dare subito evidenza di efficienza ed efficacia, e per rispetto di innumerevoli cittadini e associazioni che hanno dato il loro generoso contributo”.

Il rianimatore ha chiesto anche che fosse costituito, per dare massima trasparenza alla procedura, un comitato di garanzia per l’utilizzo dei fondi. Alla riunione ha partecipato anche Paola Federici, coordinatrice del Tribunale dei diritti del malato dell’Aquila.

TUTTE LE NOTIZIE SUL CORONAVIRUS, CLICCA QUI