Aca, a secco 23.000 pescaresi: Masci getta fuoco… sull’acqua

Il sindaco Carlo Masci interviene in modo perentorio sulla emergenza idrica in corso e i razionamenti che da fine luglio hanno procurato non pochi disagi ai Comuni serviti dall’Azienda consortile acquedottistica.

Una relazione dettagliata sull’emergenza idrica in corso e il crono-programma degli interventi sugli impianti per scongiurare il ripetersi di tali situazioni, lo chiede a gran voce il sindaco del Capoluogo Adriatico dopo gli ulteriori tre giorni di riduzioni che interessano almeno fino a domani 107.343 utenti tra Pescara, 22 Comuni della  provincia e i territori vicini di Francavilla e San Giovanni Teatino.

L’emergenza è dovuta a una stagione avara di piogge che ha finito col prosciugare le sorgenti del Gran Sasso e della Maiella. Da qui serbatoi vuoti e migliaia di famiglie che devono fare i conti, proprio in un tempo come quello del Covid, con l’acqua a singhiozzo, le chiusure notturne e le riaperture che non sempre vengono rispettate negli orari. I disagi maggiori a Pescara città, soprattutto i 18mila cittadini dei Colli le cui abitazioni sono collegate con la sorgente Tavo sud, serbatoio Valle Furci, e che subiscono sistematicamente una diminuzione della portata dell’acqua ogni sera dalle 23 alle 6 del mattino. Ma non solo i Colli, anche altre zone sono interessate. Per questo Masci, dopo l’ennesima proroga e le proteste di residenti e turisti, ieri ha inoltrato la richiesta per chiarimenti ai vertici dell’Aca. “Intollerabile – tuona Masci – il disservizio che ha comportato non pochi disagi durante la stagione primaverile ed estiva 2020, anche in considerazione dell’emergenza sanitaria in atto.
“Promesse che restano solo sulla carta, quelle dell’Aca”, va ancora giù duro il sindaco. Un servizio pubblico come quello idrico non può essere assolutamente interrotto se non per giustificato motivo senza che si arrechi pregiudizio all’utenza”, precisa Masci il quale prosegue come vengano compromesse anche le attività economiche cittadine. Il sindaco ha invitato quindi il presidente Giovanna Brandelli e il direttore tecnico dell’Aca Lorenzo Livello a fornire “celermente una relazione su quanto si sta verificando da diverse settimane e il crono-programma degli interventi programmati”.

Al primo cittadino risponde il direttore Aca Livello il quale, si legge sul quotidiano Il Centro, assicura che sia sta preparando una risposta dettagliata riepilogando tutta la situazione. “Per risolvere le problematiche idriche su tutto il comprensorio, l’Aca ha stimato lavori di risanamento e potenziamento delle adduttrici Giardino e Tavo più una serie di altri interventi sugli impianti per un costo di 120 milioni di euro. L’elenco sarà inviato a Comune, Regione ed Ersi per verificare anche la possibilità di finanziare le opere ricorrendo agli aiuti europei del Recovery found”. L’obiettivo è riuscire a eliminare le chiusure entro fine mese.

I Comuni interessati sono:

Pescara, Caramanico, Catignano, Cepagatti, Civitaquana, Cugnoli, Francavilla, Lettomanoppello, Manoppello, Loreto Aprutino, Nocciano, Pescosansonesco, Pianella, Penne, Pietranico, Rosciano, Scafa, San Giovanni Teatino, Spoltore, Tocco da Casauria, Torre de’Passeri, Villa Celiera, Abbateggio, Bolognano, Città Sant’Angelo (riduzioni idriche dalle 23 alle 6 di domani). 

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