Coronavirus, fiere e congressi, allestitori: “Settore senza futuro”

Coronavirus, fiere e congressi: “Senza interventi a fondo perduto, a rischio 120mila posti di lavoro. Insufficienti le misure del  del Governo. Fatturato 2020 di – 80% e nessuna certezza sul 2021”, così nella nota di “Allestitori si nasce.”

Un settore che vale 2 miliardi di fatturato, – si legge in una nota – con oltre 120mila addetti diretti e indiretti, che nel 2020 registrerà un calo del fatturato stimato  nell’ordine dell’80%. E questo senza avere alcuna prospettiva sul 2021.

“È la drammatica situazione degli allestitori spontaneamente riunitisi nel gruppo social ‘Allestitori si Nasce’, nato per dar voce alle aziende di questo particolare settore in un momento drammatico per tutto il Paese. Le misure varate dal governo nel cosiddetto DL Rilancio sono insufficienti e, se non interverranno sostegni a fondo perduto, la maggior parte delle aziende non riaprirà più i battenti. Stiamo parlando di oltre 400 aziende, circa 250 delle quali iscritte all’associazione di categoria ASAL – AssoAllestimenti, emanazione di FederLegno Arredo.

Tutti gli eventi fieristico‐congressuali dei prossimi mesi sono stati progressivamente rinviati e, in buona parte, successivamente soppressi per essere poi riprogrammati al prossimo anno (esempio ne è il Salone del Mobile che, inizialmente posticipato a Giugno, è poi definitivamente slittato all’edizione del 2021). In questo scenario di incertezza e dubbi economici sul futuro, gli allestitori hanno indubbiamente una certezza: ai mesi già trascorsi ‐ come molti ‐ con un fatturato pari a zero, ne seguiranno senz’altro molti altri con il medesimo trend.

Nell’organico stabile di queste aziende operano architetti, designer, falegnami, operai specializzati nel montaggio delle strutture, operatori logistici oltre a una varietà di professionalità artigiane che include vetrai, fabbri, carpentieri, fioristi, grafici, stampatori, fotografi, web designer, tecnici audio/video e tante altre maestranze che concorrono a completare l’opera di allestimento.

Il lavoro degli allestitori contribuisce in modo determinante anche al turismo e all’hospitality. Le fiere, infatti,
mobilitano a livello nazionale circa 200.000 espositori e oltre 20 milioni di visitatori. Tra l’altro, gli allestitori, con il loro mobilitarsi costante da una città all’altra e da regione a regione, contribuiscono fattivamente
all’industria della ricettività alberghiera, della ristorazione e della mobilità su gomma.”

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Antonella Micolitti: