San Giovanni T.: sindaco incontra dipendenti Mercatone Uno

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Il Sindaco di San Giovanni Teantino, Luciano Marinucci, ha incontrato i lavoratori in presidio del Mercatone Uno in via Caravaggio.

“Saremo al vostro fianco”. Lo ha dichiarato il Sindaco Luciano Marinucci, a nome dell’amministrazione di San Giovanni Teatino, incontrando lavoratrici e lavoratori del Mercatone Uno, in presidio da venerdì davanti al punto vendita di via Caravaggio a Sambuceto. Circa trenta i lavoratori che chiedono giustizia e che hanno esposto striscioni davanti ai cancelli dello stabilimento.

“Siamo fortemente preoccupati per i lavoratori del Mercatone Uno e per le loro famiglie dopo i drammatici sviluppi dei giorni scorsi. La Shernon Holding, società subentrata all’amministrazione straordinaria – ha ricordato Marinucci – in nove mesi ha accumulato 90 milioni di euro di debiti. Perdite medie mensili di 5/6 milioni. Una situazione insostenibile che non poteva protrarsi, e che giustifica la sentenza del fallimento, decretata dal Tribunale di Milano. Ora però è necessario trovare subito risposte adeguate al reddito di questi lavoratori. Con la sentenza di fallimento, infatti, sono sospesi dal lavoro e per ognuno di loro è un dramma. È in gioco la dignità dei dipendenti. Una dignità calpestata anche dalle modalità con le quali sono venuti a conoscenza del fallimento: tramite messaggi social. E una situazione inaccettabile ed invito anche la Regione Abruzzo a fare la sua parte perché il Mise trovi adeguate e, soprattutto, tempestive soluzioni”.

La vicenda: 

Serrande abbassate, nei 55 punti vendita a marchio Mercatone Uno, nota catena della grande distribuzione di mobili, in tutta Italia. È l’amara sorpresa che si sono trovati davanti i circa 1.800 dipendenti (e i clienti, ancora numerosi) del gruppo, compreso i circa 100 dipendenti dei negozi abruzzesi di Pineto, Colonnella e Sambuceto, che senza alcun preavviso da parte della proprietà, si sono recati normalmente al lavoro, trovando però chiusi centri commerciali e magazzini.
La chiusura è l’effetto della sentenza con cui il tribunale fallimentare di Milano ha decretato il fallimento della Shernon Holding srl, che nell’agosto del 2018 aveva a sua volta rilevato i punti vendita dello storico marchio emiliano, mitico sponsor di Marco Pantani e di tanti altri campioni del ciclismo negli anni 90.