Natale a tavola nel rispetto della tradizione

Natale a tavola nel rispetto della tradizione. Sulle tavole a Natale anche quest’anno prevalgono le pietanze legate alla tradizione e al territorio. Pesce alla vigilia e timballo e tacchino nel classico pranzo natalizio. Non possono mancare i tradizionali dolci di Natale. Complice anche la crisi, oltre l’85% degli abruzzesi consumerà a casa propria o di parenti ed amici il pranzo di Natale.

La tradizione vuole che alla vigilia di Natale sulle tavole abruzzesi non possa mancare assolutamente il baccalà. Fritto in pastella, arrosto con i peperoni, al sugo con le olive o al forno con le patate il baccalà rappresenta il piatto della vigilia. In attesa del pranzo di Natale l’immancabile pasta alla chitarra all’uovo con tonno o frutti di mare prima del capitone servito in umido o marinato. Per il cenone del 24 dicembre la tradizione porta in tavola anche le scrippelle ‘mbusse al brodo e le minestre a base di ceci e lenticchie. Questi primi piatti lasciano il posto al tradizionale timballo abruzzese o ai cannelloni nel pranzo di Natale. Non può mancare il brodo con il cardone e la zuppa imperiale con le polpettine di carne. Infine un posto particolare meritano i dolci della tradizione abruzzese. I tipici calcionetti o cagionetti con marmellata d’uva o di ceci con il cacao e nella versione più attuale con la nutella, non possono mancare sulla tavola. Il Parrozzo inoltre rappresenta un altro classico della nostra regione. In linea con la tradizione pasticciera da qualche anno sulle tavole abruzzesi hanno fatto la comparsa i panettoni artigianali ripieni di gelato o con crema o cioccolata. Il tutto ovviamente innaffiato con vini e bollicine della nostra terra.

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Fabio Lussoso: