Pescara, rimosse bici abbandonate e pali in disuso

Pescara ripulita dallo scempio delle biciclette abbandonate. Uomini del Nucleo Ambiente della Polizia Municipale al lavoro in tutta la città per rimuovere pali e rottami.

 

Un’attività, quella di oggi, coordinata dal comandante Maggitti e diretta dal maggiore Agostinone: operai del Comune impegnati nel lavoro di bonifica in diversi angoli del capoluogo adriatico. “Massima attenzione alle biciclette abbandonate ai pali che in alcune zone sono davvero un numero impressionante – ha commentato il vice sindaco Del Vecchio –, rappresentando un affronto al decoro della città nonchè un pericolo per la pubblica incolumità, per via dello stato in cui sono ridotte”. A tutti noi, infatti, è capitato di notare in molti angoli della città questi rottami spesso a pezzi. Una volta raccolte la Polizia Municipale  ha catalogato le bici rimosse: chi volesse può ritirarle al Comando di via del Circuito, una volta pagata la relativa sanzione per la sosta in zona non consentita. Non solo bici nel mirino dell’operazione condotta a tappeto oggi a Pescara: rimossi anche molti ferri sporgenti dall’asfalto, paletti della pubblicità in disuso e pali dismessi. ” La settimana prossima ci occuperemo dei segnali della pubblicità che non sono a norma – avvisa Del Vecchio- . La città è un patrimonio di tutti per questo è sempre più necessario agire perché torni ad essere bella e accogliente come merita”.

 

1 Commento su "Pescara, rimosse bici abbandonate e pali in disuso"

  1. Stefano | 15/11/2016 di 13:07 |

    Un grazie di cuore al vicesindaco Enzo del Vecchio, con questa azione Pescara è una città ancsemplicemente ora meno vivibile e più inquinata di quanto già lo sia. Molte delle biciclette sequestrate non erano rottami, erano semplicemente vecchie bici ancora utilizzate dai loro proprietari per muoversi dalla stazione centrale senza usufruire di mezzi inquinanti, contribuendo in tal modo ad una Pescara migliore. Dalle foto si vede chiaramente che quelle sono bici ancora funzionanti, certamente non scintillanti ma comunque funzionanti. Lei dice che nessuno si curava di andarle a riprendere, è evidente che lei non è mai stato alla stazione centrale dove molti pendolari una volta scesi dal treno, utilizzano questi “rottami” per muoversi.Ora gli eventuali proprietari, se vorranno rimpossessarsi dei loro mezzi dovranno anche pagare le spese per la custodia in deposito. Un’azione senza senso, di cui si vanta anche. Grazie ancora!!!

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