L’Aquila, il saio di Celestino V per la prima volta in pubblico

Il saio che si presume sia stato di Celestino V per la prima volta fuori dal convento di San Basilio, dove è custodito dalle suore di clausura, per esser esposto al Palazzo dell’Emiciclo.

Oggi nella mensa dell’Emiciclo è stato organizzato un pranzo di solidarietà per aiutare le missioni delle suore a Bangui, nella Repubblica Centroafricana, dove Papa Francesco ha aperto l’Anno Santo, e nelle Filippine. A sette anni di distanza dal sisma del 2009 le suore di clausura di San Basilio vivono ancora in un container in attesa che finiscano i lavori al convento. Il pranzo è stato promosso dal presidente del Consiglio regionale d’Abruzzo, Giuseppe Di Pangrazio, e dalla presidente del Lions Club Host dell’Aquila, Francesca Ramicone. Le suore di clausura hanno avuto l’eccezionale permesso per uscire in pubblico. Suor Margherita, suor Germana e tre novizie delle Filippine, hanno offerto lo stemma celestiniano con la ‘S’ dello Spirito Santo che avvolge la croce, realizzato con il pane. “Questi momenti di solidarietà servono a sostenere sia le missioni in Africa delle suore, ma anche a rilanciare il messaggio di pace e speranza di Celestino V”, ha detto Di Pangrazio. Il saio di Celestino V si presenta protetto in una teca di vetro: gli studiosi presenti all’evento hanno lanciato l’appello affinché queste vesti possano essere al centro di un progetto di studio nazionale.

 

Barbara Orsini: