Terremoto: emergenza verso la proroga

Terremoto: emergenza verso la proroga.I Comuni del nuovo cratere sismico possono tirare un sospiro di sollievo. La fine dell’ emergenza è stata, infatti, prorogata fino al 28 febbraio del 2018.

Un rinvio atteso dai sindaci delle aree terremotate alle prese con un post-sisma ancora caotico, con le macerie ai bordi delle strade, demolizioni da portare avanti, cittadini ancora senza casa. La proroga della fine dello stato di emergenza è inserita all’interno del Decreto per il Sud, approvato due giorni fa in Senato con il voto di fiducia, con 154 sì e 117 no. Il testo – che deve passare ora all’esame di Montecitorio per l’approvazione definitiva – contiene alcune misure specifiche riguardanti le zone del Centro Italia colpite dai terremoti dell’autunno e dell’inverno scorso. Tante anche le misure che non riguardano il sisma.

“Tra i provvedimenti di maggiore interesse” afferma la senatrice del Pd Stefania Pezzopane “sono da segnalare lo stanziamento di 100 milioni di euro per la rimozione delle macerie, le proroghe al 28 febbraio dello stato di emergenza e al 31 dicembre per la presentazione dei progetti di ricostruzione. È stata inoltre approvata l’eliminazione della tassa di successione sugli immobili inagibili dei Comuni del cratere del Centro Italia. I comuni del cratere sono inoltre stati sgravati da sanzioni derivanti dalla violazione del Patto di stabilità prima del 2012 e possono utilizzare eventuali avanzi di amministrazione. Nello stesso provvedimento” osserva sempre Pezzopane “è stato inserito anche lo stanziamento di 50 milioni di euro all’anno per 5 anni, dal 2021 al 2025, per le autostrade A24 e A25. Si tratta di fondi destinati alla messa in sicurezza delle tratte autostradali e in particolare dei viadotti, dopo gli eventi sismici del 2009, 2016 e 2017. I lavori riguarderanno il viadotto S. Onofrio, il viadotto Popoli, lo svincolo Ternimparte, il viadotto svincolo Bussi, con possibilità in quest’ultimo caso di immediata cantierizzazione. Si interverrà anche sulle frane di Arsoli e di Roviano. L’emendamento accolto prevede che la Società Strada dei Parchi effettui già dal 2018 lavori urgenti e interventi di ripristino del manto autostradale, non più rinviabili dopo i terremoti. Ci sono poi risorse importanti per le Province, sostegni per l’auto-imprenditorialità dei giovani e interventi contro la dispersione scolastica nel Sud”.

Un altro pacchetto di norme presenti nel decreto riguarda la scuola. Anche per il prossimo anno scolastico i dirigenti degli Uffici scolastici regionali dei territori colpiti dal terremoto che ha interessato l’Italia centrale potranno avvalersi di tutte le misure adottate per garantire la regolare prosecuzione dell’anno scolastico 2016/2017. Lo ha reso noto la ministra dell’Istruzione, Valeria Fedeli.

“In particolare – ha spiegato Fedeli – si tratta di una deroga al numero minimo e massimo di alunni per classe normalmente previsto”, dell’istituzione “di ulteriori posti di personale decente nonchè di personale Ata” e di “ulteriori deroghe alle procedure e ai termini ordinariamente previsti per l’assegnazione di cattedre ai docenti, al personale Ata e agli educatori”.

“Per quanto riguarda specificatamente la Regione Abruzzo – spiega Pezzopane – va segnalato che, rispetto allo scorso anno, vi è stata una diminuzione complessiva del numero degli alunni di oltre 1.200 unità, che ha avuto inevitabili effetti sull’assegnazione del contingente dei posti. La dotazione organica, comunque, viene distribuita, a livello regionale, dagli uffici del Miur in considerazione delle criticità scaturite dal sisma e della situazione di oggettivo disagio che caratterizza numerose realtà territoriali, soprattutto nelle aree interne e di montagna”.

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