Tragedia Marcinelle: “Riflettere sul dramma dei migranti”

Tragedia Marcinelle: “Riflettere sul dramma dei migranti” e scoppia la polemica politica. Il tema dei migranti infiamma il dibattito politico. Sulla vicenda interviene il Sindaco di Manoppello Giorgio De Luca il quale chiede “niente strumentalizzazioni sulla tragedia” alla miniera di Bois du Cazier in Belgio.

Le dichiarazioni del Presidente della Repubblica, Mattarella, nel 61 esimo anniversario della tragedia nella miniera di Marcinelle in Belgio in cui persero la vita 136 minatori italiani, hanno scatenato le reazioni del leader della Lega Matteo Salvini il quale attacca il Capo dello Stato e sottolinea che “paragona gli italiani emigrati e morti  nel mondo ai clandestini mantenuti in Italia per fare casino”. E sulla vicenda interviene oggi, ai microfoni del Tg8, il sindaco di Manoppello, Giorgio De Luca il quale pur facendo dei distinguo sugli emigranti italiani ed i richiedenti asilo dei giorni nostri ribadisce che non bisogna strumentalizzare la tragedia di Marcinelle per questioni politiche.

L’INTERVISTA A DE LUCA:

Dunque Lega scatenata contro il Colle nel giorno della celebrazione del 61/o anniversario della tragedia di Marcinelle. Che diventa un confronto tra l’emigrazione italiana di ieri e le ondate di migranti che oggi arrivano in Europa e in Italia. Il rogo nella miniera di carbone di Bois du Cazier in Belgio, in cui l’8 agosto del 1956 morirono 262 minatori  di cui 136 italiani, è diventato il simbolo dello sfruttamento dell’emigrazione. Dal 2001 quella dell’8 agosto è stata dichiarata ‘Giornata nazionale del sacrificio del lavoro italiano nel mondo’ e nel 2005 i minatori italiani bruciati nelle viscere della Vallonia sono stati insigniti della Medaglia d’Oro al Valore Civile. Il Presidente Sergio Mattarella ha ricordato la strage del 1956 osservando che:

“Generazioni di italiani hanno vissuto la gravosa esperienza dell’emigrazione, hanno sofferto per la separazione dalle famiglie d’origine e affrontato condizioni di lavoro non facili, alla ricerca di una piena integrazione nella società di accoglienza”. Fatto che, ha aggiunto il presidente della Repubblica, “è un motivo di riflessione verso coloro che oggi cercano anche in Italia opportunità che noi trovammo in altri Paesi e che sollecita attenzione e strategie coerenti da parte dell’Unione Europea”.

 

 

2 Commenti su "Tragedia Marcinelle: “Riflettere sul dramma dei migranti”"

  1. Io penso che in tempo di democrazia si possa dire di tutto! Ma giocare sul ricordo dei nostri 137 connazionali morti a Marcinelle e che noi commemoriamo con emozione e tristezza e in questo caso il presidente della repubblica Mattarella parla di sfruttamento della manodopera italiana! Non è assolutamente vero perchè gli italiani bisognosi di lavoro partirono alla volta del Belgio, bisognoso di manodopera umana nelle miniere! Poi lo stesso Presidente (non è la prima volta!) paragona il viaggio del lavoro non della “speranza” dei nostri con il viaggio di questi africani ben vestiti, pieni di voglia…di non far nulla, provoca rabbia e anche se si è incazzato Salvini(io l’ho fatto parecchie volte!) l’ha fatto a buon diritto! Un capo di stato deve essere fornito di un eloquio sincero e non di propaganda politica di parte! Credo che sia quella mia una verità che rispecchia la democrazia e …..non l’offesa!

  2. franco gemini | 10/08/2017 di 12:55 |

    L’ho ribadito più volte che quando il nostro presidente è (un pò) Mattarello se parla della tragedia in Belgio dei nostri 136 connazionali morti nelle miniere in Belgio e deve stare molto attento a quello che dice non perchè è il primo cittadino non “DEVE” permettersi di paragonare l’arrivo di questi sfaticati e pericolosi neri africani con i primi e deve come ogni altro cittadino ricevere le critiche! I nostri sono andati A mARCINELLE perche’ C’ERA BISOGNO DI MANODOERA” il lavoro era poi molto rischioso come si è visto! Il Giorgio De Luca sindaco di Manoppello (forse imparentatato coll’altro mostro di intelligenza politica presidente della Campania) non deve prendere le distanze da Salvini (come se avesse la peste!) avendo questi detto la verità, e non vergognarsi di chiunque la dica! Come è successo per il sindaco Pd che si è ribellato quando è stato per l’ennesima volta santificato il Giuliani che stava uccidendo con la famosa bombola del gas il povero carabiniere! L’Italia rossa è fascista è contro ogni verità…altro che progressista! I nostri avi morti in guerra e nelle miniere non si toccano e tantomeno si paragonano a questo mercinomio squallido di neri inutili! e sfaticati ! Pubblicate le verità, non nascondetele!

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