Montesilvano: centro massaggi a luci rosse, due arresti

Montesilvano: centro massaggi a luci rosse, due arresti. I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Montesilvano hanno arrestato stamani due molisani, un giovane di 25 anni ed una 37 enne ritenuti responsabili di gestire una casa di appuntamenti celata dietro la parvenza di un centro massaggi orientali Tantra. I due sono Sacha Castagnelli nato ad Agnone nel ’92 e Marianna Delli Quadri anche lei originaria di Agnone del 1980.

 

Le indagini, scattate lo scorso mese di ottobre in seguito alla segnalazione di alcuni cittadini residenti nei pressi del centro massaggi insospettiti dal continuo via vai di clienti di sesso maschile, sono coordinate dal Procuratore della Repubblica, Gennaro Varone. Particolarmente intensa l’attività investigativa svolta attraverso appostamenti e pedinamenti dei clienti oltre all’intercettazione delle utenze del centro e dei destinatari del provvedimento cautelare ed in ultimo sulle dichiarazioni dei clienti ascoltati dai militari. Le intercettazioni particolarmente importanti ai fini investigativi hanno consentito di accertare i ruoli e, per essi, quelli gestionali con introiti dei profitti, nonché la consapevolezza  da parte degli interlocutori, poiché sempre dichiarate apertamente, che alla pratica del Tantra corrispondevano, in realtà, sedute di masturbazione ai clienti che frequentavano il centro solo per questo motivo. Già nel corso della telefonata di prenotazione chiari erano i riferimenti alle pratiche sessuali; la telefonista esplicitava che il massaggio poteva prevedere la pratica del turnover, consistita nella possibilità da parte del cliente di masturbare a sua volta la massaggiatrice, o il cosiddetto “quattro mani” che prevedeva l’impiego di due operatrici per lo stesso cliente. Tutte le prestazioni già in sede di prenotazione telefonica prevedevano la possibilità, a richiesta del cliente e senza sovrapprezzo, di fare la doccia al termine della prestazione con l’operatrice stessa. E’ emerso che il business era estremamente proficuo, anche per essere completamente svolto in nero.  Il centro Hanima, ubicato in Via Vestina al civico 312, non era censito presso la camera di commercio e gli uffici competenti del Comune. L’attività commerciale non si avvaleva di alcuna campagna pubblicitaria ma è emerso che i clienti contattavano il centro tramite un’utenza cellulare  registrata su Web  alla voce “centro massaggi a Montesilvano. Solo sul campanello del citofono compariva la denominazione “Hanima ASD”. Dalle intercettazioni è emerso inoltre che i promotori e gli organizzatori dell’attività di prostituzione sono i destinatari del provvedimento cautelare. Per la causa  si avvalevano di circa cinque donne, definite operatrici che prestavano le loro opere sempre completamente nude, tutte italiane di età compresa fra i venti ed i quarantacinque anni. Una prestazione aveva un prezzo compreso fra gli ottanta ed i centocinquanta euro a secondo del tipo e delle prestazioni richieste. E’ emerso inoltre che alle operatrice veniva corrisposto circa il 30% del prezzo pagato dal cliente e che una prestazione aveva un durata media di circa 60 minuti. Il centro aveva una media di otto/nove clienti al giorno ed era aperto dal lunedì al venerdì, sabato e domenica esclusi, nella fascia oraria 10:00/19:00. I carabinieri hanno provveduto a perquisire anche il centro massaggi riscontrando quanto riportato nell’ipotesi investigativa. L’ordinanza di custodia cautelare è stata sottoscritta dal magistrato Antonella Di Carlo che ha contestato ad entrambi gli artt 81 c.2, 110 c.p.. artt 1,4, 7,8 L75/1958.