Ciclabile Pineto: i lavori disturbano il rospo smeraldino

Pineto, proteste del WWF per i lavori sulla pista ciclabile. A rischio la specie del rospo smeraldino.

Il WWF Abruzzo ha inviato una segnalazione all’Area Marina Protetta Torre del Cerrano, al Comune di Pineto e alla Guardia Costiera per denunciare l’intervento fatto alle porte della Torre di Cerrano in un fosso poco distante dall’ingresso del “Giardino Mediterraneo” che è stato ripulito dalla vegetazione spontanea non con uno sfalcio ma con una vera e propria cementificazione. Il tutto per la realizzazione di un ponticello, a monte di quello già esistente, per far passare la ciclovia adriatica. La cosa che maggiormente preoccupa gli ambientalisti è il fatto che in questa zona è segnalata la presenza del raro rospo smeraldino, specie attualmente, in pieno periodo riproduttivo. Per questo motivo il Wwf si chiede se l’intervento effettuato fosse previsto e se siano state valutate le interferenze e gli impatti con le specie animali e vegetali presenti nella zona, ma anche se sia stata effettuata la necessaria valutazione d’incidenza ambientale.

 

LA POSIZIONE CEL COMUNE DI PINETO

L’Assessorato ai Lavori Pubblici e il Sindaco del Comune di Pineto, anche a seguito delle segnalazioni pervenute, sentito l’ufficio tecnico e la direzione dei lavori in corso nel tratto di accesso al Giardino di Torre Cerrano destinato al passaggio della Bike to Coast, la ciclovia Adriatica, hanno stabilito – in accordo con tutti gli attori coinvolti – che nei prossimi giorni sarà predisposto un provvedimento per la demolizione del tratto in cemento e il relativo smaltimento a discarica a totale carico dell’impresa appaltatrice. E’ stata infatti riscontrata una incongruenza del lavoro con le caratteristiche del luogo, nel quale è più opportuno intervenire con materiale arido compatibile con lo stato dei luoghi e non con il cemento.

“Va precisato – commentano il Sindaco Robert Verrocchio e l’Assessora ai Lavori Pubblici, Jessica Martella – che l’intervento è analogo a quelli già realizzati, stiamo infatti parlando della stessa tecnica utilizzata per la realizzazione di tutti i canali sinora realizzati nella zona pineta per il Bike to Coast. Tuttavia lì, per la caratteristica dell’area, occorre un intervento un po’ diverso con un sottofondo non in cemento, ma con un materiale arido più compatibile con lo stato dei luoghi per cui si procederà alla demolizione di quanto realizzato e al rifacimento. Le verifiche erano partite già dalla giornata di venerdì, anche a seguito di alcune segnalazioni pervenute e ben consapevoli che gli obiettivi di sviluppo del territorio non possono prescindere dalla tutela dell’ambiente e della biodiversità”.

“A seguito delle verifiche effettuate – commenta il Presidente dell’Area Marina Protetta Torre del Cerrano, Fabiano Aretusi – è stata riscontrata l’incongruenza dell’intervento con un’area così delicata dal punto di vista ambientale. Essendo una zona di riproduzione del rospo smeraldino, specie tutelata che popola anche le zone costiere dell’area marina, è indispensabile ragionare in termini di salvaguardia della biodiversità e ripristinare l’habitat. Ringraziamo le associazioni ambientaliste e i cittadini sempre attenti e sensibili che continuano a dimostrare attenzione al territorio aiutandoci nelle azioni da portare avanti per tutelare il nostro patrimonio ambientale”.

L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.