Viadotti dell’A/24: indagati i vertici di Strada dei Parchi

La Procura della Repubblica di Teramo ha inviato sei avvisi di garanzia ai vertici della società Strada dei Parchi nell’ambito dell’inchiesta sulla sicurezza dei viadotti dell’A/24.

Gli avvisi di garanzia sono stati notificati nei giorni scorsi al presidente della società Strada dei Parchi Lelio Scopa, al vice Mauro Fabris, all’amministratore delegato Cesare Ramadori, al direttore generale di esercizio Igino Lai, al direttore operativo Marco Rocchi e al direttore tecnico Gabriele Nati con le ipotesi di reato di inadempimento nelle pubbliche forniture e disastro sotto forma di pericolo.

Sono sette i viadotti della A/24 , ed in particolare su quelli di Cerchiara e Casale San Nicola, interessati dagli accertamenti al centro delle indagini condotte dalla Guardia di Finanza in collaborazione con i Carabinieri Forestali disposti dalla Procura Teramana.

In un comunicato stampa le associazioni Nuovo Senso Civico Onlus, Stazione Ornitologica Abruzzese Onlus e il Forum Abruzzese dei Movimenti per l’Acqua affermano che:

“Gli sviluppi dell’inchiesta della Procura di Teramo sulla sicurezza dell’autostrada A24 confermano tutte le nostre preoccupazioni e la necessità di fare chiarezza per la tranquillità di tutti, dai cittadini alla stessa concessionaria, come avevamo evidenziato nei nostri esposti di agosto e settembre.

Come sempre stiamo dando il nostro contributo in questa vicenda così delicata. Riteniamo che ulteriori approfondimenti debbano essere fatti a seguito delle dichiarazioni perentorie dell’Ing. Migliorino, del Ministero delle Infrastrutture, rilasciate durante il consiglio comunale di L’Aquila del 19 novembre. Ci hanno impressionato le frasi del tecnico ministeriale sulle prove sui materiali che sarebbero state fatte dal concessionario anche 5 anni fa.

Passaggi inequivocabili sulla mancanza, secondo l’ingegner Migliorino, di sicurezza delle autostrade a cui deve essere posto rimedio con i correttivi indicati dal Ministero, che devono essere attuati fino in fondo.

Anche sul nuovo PEF in discussione è necessaria chiarezza e coinvolgimento dei cittadini e delle comunità. Ad esempio, sono stati inseriti i fondi per i lavori per la messa in sicurezza del sistema Gran Sasso? Sono stati previsti fondi specifici per la risoluzione della problematica del rischio incidenti con la fauna selvatica?”.

Nel comunicato stampa della società Strada dei Parchi, concessionaria delle autostrade A24-A25, si legge che  l’inchiesta della Procura della Repubblica di Teramo è un atto dovuto e la Società ha già assicurato la piena e incondizionata collaborazione alla Magistratura, avendo la più assoluta fiducia nella stessa.

Strada dei Parchi evidenzia che considera l’inchiesta della Procura di Teramo è un atto dovuto a fronte delle “denunce, assolutamente speciose, presentate da alcune associazioni ambientaliste, che auspichiamo possa concludersi il più celermente  possibile con una archiviazione. Questo perché non esiste alcun “inadempimento nella pubblica fornitura del servizio” e tantomeno alcun “attentato colposo alla sicurezza dei trasporti”. Si evocano disastri che non ci sono mai stati, e che non potranno accadere perché è stata accertata la piena sicurezza dei due tracciati autostradali. Viceversa, è urgente avviare i lavori di messa in sicurezza anti-sismica urgente (MISU), la cui copertura finanziaria, ad oggi non ancora resa disponibile, per la prima e propedeutica fase è stata finalmente deliberata (Decreto Genova), dopo un’intollerabile attesa”.