Vasto: violenza sessuale di gruppo, arrestati quattro minori

Violenza sessuale di gruppo ai danni di una minorenne e pornografia minorile, i Carabinieri di Vasto hanno arrestato quattro minori.

Si allarga l’inchiesta sul caso di violenza sessuale di gruppo e pornografia minorile a Vasto. Dopo i due minorenni arrestati lo scorso mese di giugno per aver reiteratamente costretto una ragazzina di 16 anni a compiere atti sessuali per evitare che venissero diffuse sul web foto e video che la ritraevano in atteggiamenti compromettenti,  altri quattro minorenni, due di Vasto, uno di San Salvo ed uno di Paglieta, sono stati posti in regime di permanenza in casa, ovvero agli arresti domiciliari, nell’ambito dell’indagine, coordinata dalla Procura dei minori dell’Aquila.

I particolari di questo secondo filone d’inchiesta sono stati resi noti stamani dal maggiore Amedeo Consales, comandante della Compagnia dei carabinieri di Vasto,  nel corso di una conferenza stampa presso il Comando Provinciale di Chieti.

Il maggiore ha ricordato come Antonella (nome di fantasia), aveva conosciuto circa due anni fa Marco (nome di fantasia) un ragazzo poco più grande di lei studente delle liceo con il quale ha iniziato una frequentazione tipica dell’età adolescenziale. Antonella viene costretta a compiere atti sessuali, inizialmente con cadenza mensile poi 2 o 3 a settimana e sempre ripresa fraudolentemente con il telefonino di Marco. Da quel momento inizia il suo incubo, viene infatti costretta a continuare ad avere rapporti sessuali con lui, dietro la minaccia di veder pubblicate sul web le foto ed i video compromettenti. Per Antonella inizia un vero e proprio calvario. Le richieste si fanno più frequenti e vedono il coinvolgimento di altri coetanei. Incontri, abusi sessuali, che vengono consumati nel garage di Marco ma anche in luoghi aperti o in casolari abbandonati.   In un episodio, in particolare, le viene offerta anche della cannabis per aiutarla ad essere più disinibita. Ma anche per poterla riprendere e ricattare ulteriormente. Per Antonella l’incubo prosegue per circa due anni fino a quando, consigliata anche da un amico decidere di raccontare tutto ai Carabinieri. Scattate le indagini, lo scorso mese di giugno vengono subito individuati ed arrestati i due diciassettenni

L’attività investigativa, svolta sotto il coordinamento del procuratore della Repubblica dell’Aquila, Robero Polella, ha consentito di documentare ulteriori episodi di violenza sessuale di gruppo che hanno visto come protagonisti gli altri quattro ragazzi minorenni. In particolare sul cellulare di uno dei quattro vengono trovate migliaia di foto e video in cui la ragazza è stata immortalata durante i rapporti sessuali. File anche condivisi sul web.  L’ipotesi accusatoria formulata dall’autorità giudiziaria minorile si fonda su: dichiarazioni della parte offesa, chiamate in correità e riscontri oggettivi sulla presenza di files su dispositivi cellulare. Ai quattro minorenni, tutti incensurati, sono stati  contestati i reati di violenza sessuale di gruppo continuata e aggravata dalla minore età della parte offesa, violenza privata e pornografia minorile. I quattro giovani, rintracciati nel pomeriggio di ieri, dopo le formalità di rito, sono stati tradotti presso le rispettive abitazioni in regime di permanenza in casa con divieto di comunicare con persone diverse da quelle coabitanti, per la durata di 30 giorni, in attesa dell’interrogatorio di garanzia, che sarà effettuato nei prossimi giorni.

IL SERVIZIO DEL TG8:

 

Antonella Micolitti: