Trasporto pubblico Abruzzo, D’Alfonso: “Clamoroso silenzio di Marsilio”

Il Tar di Pescara il 4 maggio del 2022 ha respinto tutti i ricorsi presentati dalle società di trasporto private. <Da 70 giorni la Regione ha vinto davanti la giustizia amministrativa ma tace e non festeggia: Perché?”> Lo chiede il presidente della Commissione Finanze e Tesoro Luciano D’Alfonso che oggi ha incontrato la stampa insieme al deputato di Italia Viva Camillo D’Alessandro.

Era il 2017 quando la Giunta regionale, guidata dal presidente Luciano D’Alfonso, procedeva all’affidamento del Trasporto pubblico locale a Tua, la società unica per il trasporto abruzzese. Contro quella delibera presentarono ricorsi numerosi operatori privati. A distanza di cinque anni il Tar ha legittimato l’operato dell’allora Giunta regionale respingendo tutti i ricorsi.
Proprio sul merito di questa sentenza sono tornati il senatore Pd Luciano D’Alfonso e l’onorevole di Italia Viva Camillo D’Alessandro, all’epoca dei fatti rispettivamente governatore e sottosegretario ai trasporti della Regione Abruzzo, i quali si chiedono perchè l’attuale Giunta regionale mantenga il silenzio sulla sentenza del Tar Abruzzo, favorevole alla Regione e al Tpl.
Il senatore D’Alfonso evidenzia:«Abbiamo ottenuto con merito una sentenza che è passata vergognosamente sotto silenzio. Sembra quasi che ci sia stato dispiacere da parte della Giunta regionale, nel sentirsi dire dal Tar che bene abbiamo fatto, come Regione, ad affidare direttamente i servizi di trasporto di interesse collettivo a TUA la “società in casa”, interamente a capitale pubblico, alzando la soglia dei cosiddetti “servizi minimi” e sottraendo, così, alle logiche di mercato la gestione delle delicatissime esigenze del trasporto pubblico abruzzese le cui peculiarità sociali, demografiche e morfologiche – lo hanno riconosciuto i giudici amministrativi – sono assai poco appetibili per chi ricerca il profitto. Pensiamo solo alle esigenze collettive del pendolarismo scolastico e delle zone montane e interne. Abbiamo tentato di spiegare il paradosso di Gino Bramieri: la Regione è risultata vincente su tutta la linea, ma non ha cantato vittoria. Mi chiedo, ma è amica nostra o amica del giaguaro?»

D’Alessandro ha ricordato che su 305 Comuni abruzzesi ben 216 sono scarsamente attrattivi per i servizi di trasporto privati in quanto ricadono in aree interne e per questo sono classificati periferici e ultraperiferici: «Dopo aver realizzato una tra le più importanti società di trasporto pubblico locale in Italia con 1600 dipendenti e salvando dal fallimento le precedenti società (Arpa, Gtm, Sangritana, nds), abbiamo ristabilito le regole di condotta con i servizi minimi che hanno invertito il contenzioso con i privati: perdevamo tutte le cause, in seguito abbiamo vinto tutti i contenziosi milionari».

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Pronta la replica del sottosegretario alla Presidenza della Regione Abruzzo Umberto D’Annuntiis che in una nota afferma:

«Il senatore D’Alfonso, noto a tutti per i suoi modi garbati, crede di essere ancora Presidente di Regione e pensa di poter maltrattare, come faceva in passato, assessori , consiglieri, dirigenti e funzionari: ora non gli viene più permesso.
Venendo al punto il senatore D’Alfonso si riferisce alla sentenza del Tar Abruzzo n. 176, per la quale scomoda gli organi di stampa di sabato mattina al fine di dar notizia di una sentenza, forse a lui sfuggita ma ormai datata (è stata pubblicata il 4 maggio 2022, ben più di due mesi fa!), per puntualizzare su alcune questioni.
Il Tribunale Amministrativo ha respinto diversi ricorsi avanzati nel tempo da alcune aziende di Trasporto Pubblico Locale o esercenti linee commerciali, con i quali veniva proposta istanza di annullamento di Delibere di Giunta Regionale e di Consiglio Regionale, aventi ad oggetto:
• l’affidamento in concessione alla Società Unica Abruzzese di Trasporto (TUA S.p.A.) dei servizi di trasporto automobilistico pubblico, urbano ed extraurbano, fino al 2027;
• l’individuazione e l’approvazione dei servizi minimi di Trasporto Pubblico Locale;
• i sub-affidamenti disposti da TUA S.p.A. relativamente ad alcune tratte a domanda debole;
• l’individuazione degli ambiti di rete e dei lotti di gara prodromici all’affidamento dei servizi di TPL in ossequio al Regolamento UE n. 1370/2007.
Le contestazioni mosse dai ricorrenti, per le materie sopra riassunte, riguardano non solo provvedimenti della precedente Amministrazione ma anche deliberazioni della attuale Giunta Regionale.
Quest’ultima, nel rispetto dell’ineludibile principio della continuità amministrativa, ha il merito maggiore di aver prodotto ogni possibile sforzo difensivo per il conseguimento del positivo risultato. Grazie alla competenza, alla professionalità ed alla pervicace attività degli attuali dirigenti e funzionari del Dipartimento Trasporti, nonché al coordinamento dell’Avvocatura Regionale, la Regione è riuscita a vedersi riconosciuta la piena legittimità del proprio operato, rappresentato dalla garanzia del Trasporto Pubblico Locale della collettività abruzzese, minacciato dai cennati ricorsi, prodotti da primarie aziende private trasportistiche con l’intento di pregiudicare l’efficacia di tutti gli atti programmatori e contrattuali sopra citati, voluti e difesi anche da questa Amministrazione – come già detto.
Il risultato, raggiunto soprattutto per i meriti della attuale Amministrazione, contrariamente a quanto lasciato intendere dal Senatore D’Alfonso, contribuisce ad elevare il prestigio della Regione Abruzzo, nella sua unità intesa ed indipendentemente da chi la governa.
Pertanto, si ritiene che vada indubbiamente espressa soddisfazione per quanto di buono fatto sulla vicenda, ieri come oggi, ma non si comprende e non si giustifica tanto clamore per esiti giuridici che, soprattutto a chi guidava l’Amministrazione proponente i provvedimenti oggetto di contestazione, oggi ritenuti legittimi ed adottati nell’interesse della comunità abruzzese, dovrebbero risultare scontati.
Infine, a proposito di giaguari, si resta in attesa di conoscerli considerata la grande esperienza in materia del senatore D’Alfonso».

Il consigliere regionale del Partito Democratico Antonio Blasioli risponde al sottosegretario D’Annuntiis: «Silenzio ambiguo del centrodestra sulla sentenza del Tar che ha legittimato la delibera della Giunta D’Alfonso, sembra di cogliere una nota di rammarico».

«La nota del sottosegretario alla Presidenza della Regione Abruzzo Umberto D’Annuntiis ci lascia perplessi e non fornisce spiegazioni esaurienti sul silenzio, denunciato dal senatore Luciano D’Alfonso, con cui l’attuale Amministrazione ha accolto la sentenza n.176 del Tar Abruzzo, pubblicata il 4 maggio, che ha di fatto bocciato i ricorsi delle società private che avevano contestato l’affidamento in house a Tua del Trasporto pubblico locale. Provvedimento frutto di una delibera datata 29 settembre 2017 della Giunta Regionale, allora guidata dal centro-sinistra, che, come riconosciuto dai giudici del tribunale amministrativo di Pescara, ha tutelato a un tempo sia l’interesse pubblico che «il ragionevole profitto degli operatori privati.

Il sottosegretario D’Annuntiis si dichiara stupito del clamore sollevato dall’ex presidente D’Alfonso su esiti giuridici “scontati”, ma in compenso attribuisce il merito del buon esito soprattutto allo straordinario «sforzo difensivo» messo in campo dall’attuale Giunta.

Il mancato risalto alla sentenza citata è tanto più sorprendente a fronte delle tante conferenze stampa indette dalla Giunta Marsilio per attribuirsi meriti di altri. Mentre in questa occasione sarebbe stato più che opportuno porre l’accento sulla decisione del Tar al fine di riconoscere il lavoro fatto e indicare la direzione da seguire in Regione anche in altri settori.

Sembra quasi di cogliere una nota di rammarico rispetto alla sentenza. Non a caso, nel settembre 2017, gli allora consiglieri regionali Mauro Febbo e Lorenzo Sospiri giudicavano l’affidamento in house fortemente lesivo sia per il libero mercato che per le casse regionali».