Tragedia Marcinelle: l’Abruzzo non dimentica

Le associazioni delle famiglie delle vittime di Manoppello e l’associazione “Marcinelle per non dimenticare” oggi alla cerimonia in ricordo della tragedia.

Il sottosegretario agli Esteri Vincenzo Amendola, partecipando, in Belgio, alla cerimonia per il 61° anniversario della tragedia di Marcinelle, dove l’8 agosto del 1956 un incendio devastò la miniera Bois du Cazier provocando la morte di 262 minatori, di cui 136 italiani, e ci furono solo 12 i sopravvissuti, ha detto che nostre comunità all’estero non sono viste solo come destinatarie di servizi, ma anche e soprattutto come una componente essenziale della politica estera dell’Italia. Alla manifestazione , oltre all’esponente del Governo accompagnato da Luigi Maria Vignali, direttore generale della Farnesina per gli italiani all’estero, erano presenti anche Marie-Christine Marghem, Ministro federale belga dell’Energia e dell’Ambiente; Willy Borsus, Ministro-Presidente della Regione Vallonia; una delegazione dell’Associazione delle famiglie delle vittime di Manoppello e l’associazione “Marcinelle per non dimenticare”.

Il Sottosegretario ha ricordato che “Dal 2001 la data è “Giornata nazionale del sacrificio del lavoro italiano nel mondo” e nel 2005 alla memoria dei minatori italiani morti a Marcinelle è stata conferita la Medaglia d’Oro al Merito Civile”.

IL SERVIZIO DEL TG8:

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IL RICORDO PER PRESIDENTE DEL CONSIGLIO REGIONALE D’ABRUZZO GIUSEPPE DI PANGRAZIO:

Il presidente del Consiglio regionale Giuseppe Di Pangrazio ricorda: “Fu una tragedia che sconvolse il nostro Paese e che ancora oggi ci spinge a riflettere ed interrogarci su temi come la sicurezza sui luoghi di lavoro. Quella di Marcinelle, è una pagina triste per l’Italia ed anche per la nostra Regione in quanto tra le vittime c’erano sessanta abruzzesi. Nel 1956, proprio da Manoppello partirono 23 dei minatori che poi trovarono la morte nella miniera in fiamme. Le altre vittime abruzzesi erano di Lettomanoppello, Farindola e Turrivalignani. La nostra Regione ha ricordato di recente con un evento queste morti aprendo un profondo momento di riflessione e di approfondimento sull’emigrazione italiana, ma anche sulla sicurezza dei luoghi di lavoro. Il Consiglio regionale può essere uno strumento dalla parte dei lavoratori e della loro sicurezza, in tal senso mi sento di condividere la sensibilità di tutti i colleghi consiglieri sempre sensibili a queste tematiche, così come è nostro compito sollecitare il legislatore nazionale affinchè nel nostro Paese trovino le giuste condizioni di sicurezza tutti i lavoratori, sia essi italiani che stranieri”.

Gigliola Edmondo:

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  • "....forse errore divino", " la Maiella madre li ha cacciati di casa perché non aveva più latte". Ma per favore non dite sciocchezze! La tragedia fu causata dagli uomini e non da Dio; la Maiella non cacciò nessuno. Fu il Governo di allora, come oggi, che costrinse, anzi vendette per 50 kg di carbone, migliaia di persone ad emigrare!