Torna la neve anche sulle colline abruzzesi: ecco le scuole chiuse

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Torna la neve anche sulle zone collinari abruzzesi, soprattutto in provincia di Teramo e Chieti , dove tra oggi e domani, sono previste precipitazioni anche in località poste al di sotto dei 400 metri sul livello del mare.

PER LE SCUOLE CHIUSE IN ABRUZZO L’11 Gennaio 2019, clicca qui

L’aria fredda proveniente dalla Francia e quella che è arrivata nelle ultime ore dai Balcani, di origine Scandinava, sta causando precipitazioni nevicate anche in Abruzzo.

Il tempo risulta essere perturbato sul versante adriatico e questo porta ,oggi e domani, 10 e 11 gennaio, piogge e nevicate anche sotto i 400 metri sul livello del mare. In particolare le precipitazioni più copiose di neve sono previste nelle città di Teramo e Chieti. Da questa mattina nevica nelle località del versante Pescarese della Majella come Caramanico, Abbateggio e zone limitrofe.

Le piogge riguarderanno, invece, le località che si trovano sulla costa dove i venti sono moderati da Bora e i mari molto mossi.

Le temperature, in marcata diminuzione nei valori massimi, e comprese tra 0 e 5 gradi, sono ulteriormente in diminuzione anche nelle ore notturne con valori che saranno molto simili alle massime comprese tra 0 e 4 gradi.

Maltempo Alto Vastese: slavina tra Schiavi d’Abruzzo e Castiglione Messer Marino

La nuova ondata di maltempo è tornata ad imbiancare l’Alto Vastese dove da questa notte si registrano abbondanti precipitazioni nevose che si sono aggiunte allo strato di coltre bianca già presente, dopo le nevicate di inizio gennaio che hanno causato diversi disagi. Lungo la provinciale tra Schiavi d’Abruzzo e Castiglione Messer Marino una slavina ha invaso la sede stradale ed ha bloccato la circolazione.  Grazie al tempestivo intervento di una turbina della Provincia è stata ripristinata la circolazione degli autobus di linea che trasportano lavoratori e studenti

Maltempo nel Teramano:

da ieri sera il Comune di Teramo ha aperto il Coc.

Le previsioni dell’esperto meteo Giovanni De Palma  

“Sulla nostra regione si prevedono condizioni generali di cielo molto nuvoloso o coperto con precipitazioni, più probabili sul settore orientale e lungo la fascia costiera, nevose a quote collinari, intorno ai 200-300 metri, in ulteriore lieve calo intorno ai 100-200 metri dal pomeriggio-sera. Non si escludono rovesci di neve anche in pianura, specie in caso di precipitazioni più intense e in assenza di venti significativi, specie nel Teramano; attese nevicate anche nell’Aquilano, sulla Marsica,  nella Valle Peligna e sull’Alto Sangro con accumuli al suolo. Tempo freddo ed instabile anche nella giornata di venerdì con precipitazioni meno frequenti ma che continueranno ad assumere carattere nevoso fino a quote molto basse (100-300 metri), localmente anche in pianura”.

SCUOLE CHIUSE:

Sospese lezioni per oggi, 10 gennaio, nei comuni di Guardiagrele, Castiglione Messer Marino, Roccaspinalveti, Montazzoli, Casoli, Villa Santa Maria, Torricella Peligna, Montenerodomo, Altino.

Scuole aperte a Lanciano dove il servizio di trasporto scolastico è regolare seppur con alcuni ritardi registrati sulle corse con provenienza dai paesi dell’entroterra (in particolare Torricella, Roccascalegna, Villa S. Maria). I collegamenti con Pizzoferrato sono per ora regolari, ma con tendenza a peggiorare viste le abbondanti precipitazioni in atto in quella zona.

LA SITUAZIONE NELL’AQUILANO:

La neve non spaventa i paesi dell’Aquilano. Nonostante il maltempo sia arrivato puntuale alle prime ore del mattino, e nonostante le previsioni meteo annuncino ancora abbondanti nevicate nelle prossime 24 ore anche a quote molto basse (fino a 200 metri con apporti al suolo “da deboli a moderati”, fino ad “abbondanti” a quote collinari e montane), nei Comuni dell’Alta valle dell’Aterno e ai piedi del Gran Sasso tutto sembra sotto controllo, scuole aperte e Coc ( i Centri operativi comunali per le emergenze) attivi quasi ovunque. Il coro dei sindaci è unanime: niente paura, siamo abituati alla neve. E così a Campotosto, uno dei Comuni che più soffre, insieme anche a Montereale, le conseguenze (come dicono ironicamente i sindaci) della “non ricostruzione”, la popolazione si è svegliata con 60 centimetri di neve, che a causa del vento si accumula facilmente in alcuni punti, complicando la viabilità. Il sindaco Luigi Cannavicci però assicura che tutto resta sotto controllo, con i mezzi comunali e della Protezione civile in azione sin dalle 5,30. La neve ha reso necessario sospendere i puntellamenti per la messa in sicurezza delle abitazioni pericolanti, quelle danneggiate addirittura dal terremoto di due anni fa. A Castel del Monte sta nevicando ma la situazione è tranquilla nonostante ci siano 80 centimetri di neve,che – dice il sindaco Luciano Mucciante, non spaventano la gente di montagna. Mucciante spiega di avere in azione due spazzaneve che hanno pulito la strada fino a Calascio. Inaccessibili per il momento le piste di fondo a Fonte Vetica per l’ondata di maltempo, ma la strada regionale 17 – assicura il sindaco – è stata pulita e aperta proprio questa settimana. A dare una grossa mano per la gestione della neve, sono i migranti dello Sprar, 14 ragazzi che hanno permesso di pulire, insieme ai volontari della Protezione civile, anche le strade più interne di tutto il paese. “Siamo abituati e ben organizzati” – dice il sindaco – che può contare su due turbine per ripulire le strade del centro storico, due spazzaneve con spargisale e un battipista per le criticità. Situazione tranquilla, nonostante la bufera, a Santo Stefano di Sessanio, a Rocca di Cambio e a Capitignano. A Montereale è il ghiaccio a spaventare. L’abbassamento delle temperature al tramonto crea delle vere e proprie lastre scivolose. Questa mattina l’autista di un camion ha perso il controllo del mezzo lungo la strada regionale 471 che collega Montereale al Lazio, ed è stato necessario l’intervento dei carabinieri della stazione locale. Il problema, spiega il sindaco Massimiliano Giorgi, è che la Provincia dell’Aquila non ha ancora portato il sale nel deposito di Montereale e si è costretti a rifornirsi nella frazione lontana di Teora, con i tempi che si allungano e minore efficienza.

 

 

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