Teramo: sit in dei dializzati, fondi ripristinati

Come preannunciato si è svolto, sotto la sede della Asl di Teramo, il sit-in di protesta dei dializzati della provincia di Teramo.

I malati hanno protestato contro i ritardi nei pagamenti dei rimborsi degli spostamenti verso i reparti di dialisi. Sit in svoltosi nonostante la Asl avesse annunciato, subito dopo la nota di  protesta diffusa dall’Aned, che sarebbe stato effettuato il pagamento di quanto dovuto ai pazienti. I ritardi sono significativi, lamentano i malati, visto e considerato che la Asl aveva pagato solo fino a marzo i rimborsi previsti nei Lea (Livelli Essenziali di Assistenza).

I pazienti e l’Aned hanno incontrato il direttore amministrativo della Asl Maurizio Di Giosia il quale ha detto : “Ho chiesto una relazione ogni tre mesi”.

Presente anche il sindaco Gianguido D’Alberto il quale ha affermato che “Non si deve arrivare a queste situazioni, i malati hanno un diritto riconosciuto e devono essere rispettati” ed ha chiesto di essere informato su quello che accade e accadrà su questa vicenda.

Contestualmente il primo cittadino ha inviato due lettere, una alla Asl e l’altra all’assessore regionale alla Sanità Silvio Paolucci. Nella lettera inviata ai vertici dell’azienda sanitaria teramana, D’Alberto ricostruisce la vicenda sin dal varo di una norma definita dagli interessati come “una grande conquista”, che comunque negli anni ha subito modifiche ed integrazioni che hanno portato alla stesura definitiva della legge 29 del ’98. Il sindaco, in particolare, ricorda che la norma sancisce che l’erogazione delle provvidenze debba avvenire con cadenza mensile, mentre la Asl di Teramo, con atto autonomo, ha provveduto ad adempiere alla disposizione con cadenza trimestrale. Ricordando poi altri passaggi e le ripetute richieste dell’associazione, il Sindaco chiede di conoscere le ragioni per le quali la Asl di Teramo adotta tale disposizione, e sollecita un ritorno alle indicazioni normative. Nella missiva, non manca un passaggio in cui D’Alberto fa esplicito riferimento alle condizioni di vita delle persone che si sottopongono a dialisi, sottolineando le loro necessità, esigenze e priorità e rimarcando il significato e l’opportunità di un trattamento più degno, vista la loro già difficile situazione. Da ultimo chiede ai vertici Asl di essere costantemente informato sulle problematiche che insorgono in merito alla vicenda. Nella lettera all’assessore regionale alla Sanità, invece, il primo cittadino chiede esplicitamente di rivedere la quantificazione delle provvidenze, ferma a quanto stabilito con i criteri delle legge del ’98, sollecitando un intervento del Consiglio Regionale per la modifica della norma, allo scopo di adeguare la definizione dei parametri di calcolo al costo della vita attuale.

IL SERVIZIO DEL TG8:

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