Rivolta contro l’Arap nel vastese

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Rivolta contro l’Arap nel vastese. Gli imprenditori della zona industriale di Piana Sant’Angelo intenzionati ad uscire dalla azienda regionale per le attività produttive.

Rivolta contro l’Arap nel vastese. Durante un incontro fissato dal  sindaco di San Salvo Tiziana Magnacca e dall’assessore alle Attività Produttive Oliviero Faienza gli imprenditori e gli artigiani della zona industriale, alla presenza del consigliere comunale e provinciale Tonino Marcello, si sono confrontati sulla situazione in cui versa l’economia nel vastese e sulla competenza dell’Arap, già Coasiv.  In molti hanno evidenziato le troppe incompiute e  l’azione poco efficace dell’Arap come la mancanza di manutenzione delle strade, la carenza di illuminazione, la totale assenza di cura del verde. Si è parlato dello scollamento tra la città di San Salvo e l’area produttiva di Piana Sant’Angelo. Da qui la richiesta di uscire dal Consorzio o l’abolizione dell’attuale Arap.

Il sindaco Magnacca in una nota afferma che ” la voce più alta si è levata dagli intervenuti all’incontro circa gli oneri “condominali” che sono dovuti al Consorzio, senza che questi trovino corrispondenza in servizi a favore delle aziende, senza contare tutti i costi legati alle pratiche, quelli per le convenzioni, quelle relative agli affitti. Si attende, oramai da decenni, una rivisitazione della pianificazione urbanistica da parte del Consorzio, oramai obsoleta e non più rispondente alle esigenze di coloro che ancora oggi hanno il coraggio di intraprendere un’attività e ai bisogni della nostra Città. Infine è stata evidenziata l’assenza di qualsiasi investimento negli ultimi venti anni e di una pur minima iniziativa politica di promozione dello sviluppo per la nostra area industriale .Situazione resa ancor più complessa dalla costituzione dell’Arap che ha permesso il drenaggio delle risorse del Coasiv verso altri territori e altri consorzi indebitati gravemente e l’allontanamento della sede decisionale rispetto al bacino d’utenza e fissata, per il momento, a Pescara “.

Amministratori e imprenditori lamentano che la situazione dura troppi anni e non aiuta le aziende in un momento già così difficile il secondo polo industriale della regione Abruzzo. L’assenza di investimenti, di manutenzione, di programmazione per lo sviluppo, di aggiornamento della pianificazione lamentata nel corso della riunione ha portato a rivolgere un nuovo appello alla Regione affinchè prenda decisioni in grado di promuovere e sostenere lo sviluppo dell’area in questione. Il sindaco di San Salvo annuncia  che il Comune lavorerà insieme alle aziende e alle associazioni di categoria per individuare la soluzione più congeniale per trovare una via di uscita da una situazione di stallo che pregiudica la vita delle imprese locali e del sistema produttivo.

 

Gigliola Edmondo: