Ricostruzione, Legnini: “Entro il 2025 conseguire gli obiettivi. Stop al Cas per chi non presenta i progetti”

Chi non presenta i progetti non percepirà più il Cas: lo ha annunciato oggi il Commissario per la ricostruzione del Centro Italia Giovanni Legnini tracciando un bilancio dell’attività svolta nel corso del 2021. Cinque nuove ordinanze saranno varate entro il 31 dicembre e contribuiranno ad accelerare ulteriormente le procedure per raggiungere tutti gli obiettivi entro il 2025.

Sono quasi 6 mila i cantieri aperti nel 2021, circa il doppio del 2020, e rappresentano quasi la metà di tutti gli interventi avviati dall’inizio della ricostruzione. Quasi 6 mila i cantieri che hanno ultimato i lavori. 15.000 le case riconsegnate e altrettante sono ancora da riconsegnare.

Gli edifici da ricostruire sono 60mila nel Centro Italia e per 39mila devono ancora essere presentati i progetti. Obiettivo per il 2022 è che vengano agevolate le procedure per presentare i progetti e nelle prossime ore il commissario Legnini presenterà una nuova ordinanza. Dopo un accordo con la Protezione Civile stabiliremo che i titolari del Cas, contributo per l’autonoma sistemazione, e i detentori delle Forme di assistenza dovranno presentare entro il 30 giugno le domande.

Nel corso di una conferenza stampa in videoconferenza, trasmessa in diretta sulla pagina Facebook del commissario straordinario per la Ricostruzione, Legnini ha illustrato le misure del Fondo Complementare al PNRR dedicato alle aree sisma 2009 e 2016, le decisioni prese con la Legge di Bilancio che riguardano la ricostruzione post sisma 2016 (rifinanziamento e proroga Superbonus 110% al 2025), la nuova Ordinanza in via di approvazione che fissa i nuovi termini per presentare le richieste di contributo, gli ultimi dati relativi alla ricostruzione pubblica e privata.

Nuovo appello di Legnini a tutti gli attori della Ricostruzione: <ringrazio il governo e il Parlamento per quanto hanno fatto e stanno facendo ma occorre che tutti facciano la loro parte,  gli enti territoriali, i progettisti e i cittadini>.

Legnini ha ricordato la proroga dello stato emergenza per un altro anno e il nuovo finanziamento di 6 miliardi di euro per la prosecuzione della ricostruzione privata che altrimenti si sarebbe esaurita. La Ricostruzione ha una sufficiente e importante copertura finanziaria, ha detto il commissario.

Legnini ha aggiunto che: <La seconda altra scelta importante del governo, del Parlamento e delle forze politiche è stata quella di rendere stabile lo strumento del Superbonus del 110%, per gli edifici danneggiati dal sisma, con un meccanismo che consente di coprire le eccedenze del costo degli interventi sugli immobili per quattro anni. Questo consentirà di rendere più sicuri, efficienti ed eco sostenibili degli edifici su tutto il territorio nazionale. Ho anche chiesto la proroga della sospensione dei mutui per privati e della Tari per i comuni danneggiati dai terremoti.

Hanno difficoltà i titolari degli edifici dei centri storici totalmente distrutti e stiamo risolvendo i problemi legati alle lentezze. Abbiamo tutte le condizioni per programmare e accelerare i tempi. Avanzamento delle opere pubbliche per le quali sono stati messi a disposizione 500 milioni di euro.

Anche sul fronte della ricostruzione pubblica si registra un significativo avanzamento. In questi mesi siamo stati impegnati su un altro versante: stiamo programmando e affidando le risorse complementari al PNRR che ammontano 1 miliardo e 750 milioni. Domani si riunirà la cabina di coordinamento per parlare anche dei 170 milioni di euro per superare il digital divide e finanziare tutti i sottoservizi, il recupero di edifici pubblici e la loro messa in sicurezza, realizzazione di infrastrutture viarie statali e comunali, recuperiamo quasi tutte le stazioni ferroviarie ( per 33 milioni di euro). Altro importante risultato il treno dell’Appennino centrale che si alimenterà con idrogeno, finanziamenti per quattro centri di ricerca; ci sono anche accordi con gli undici atenei del Centro Italia. Sono previsti incentivi alle imprese colpite dai terremoti e a quelle che vogliono insediarsi, come per esempio l’imprenditoria giovanile. Ci saranno interventi per il Terzo settore . Per la prima volta un programma di sviluppo si coniuga con la ricostruzione>.

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