Regione Abruzzo, cacciatori liberi di circolare

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La Regione Abruzzo con l’ordinanza n.108 del 12 dicembre 2020 ha disposto per i cacciatori la possibilità di muoversi anche al di fuori del proprio comune di residenza, domicilio o abitazione per svolgere l’attività venatoria.

Decisione che ha fatto insorgere il WWF Abruzzo che ha immediatamente chiesto la revoca dell’ordinanza perché per gli ambientalisti il provvedimento di fatto crea una situazione discriminatoria nei confronti di tutti i cittadini che non possono andare in montagna a fare una passeggiata o escursione, e non possono uscire dal comune per andare a trovare un parente in un comune limitrofo.

Filomena Ricci delegata regionale del Wwf Abruzzo: “Quello che contestiamo fortemente  è l’assunto secondo il quale l’attività venatoria rappresenterebbe uno stato di necessità per conseguire l’equilibrio faunistico venatorio e limitare il pericolo potenziale per la pubblica incolumità come si legge nell’Ordinanza. In realtà è esattamente il contrario: la caccia sta facendo crescere il numero di cinghiali e i danni alle colture. La Giunta regionale continua a fare certe esternazioni non supportate da alcuna evidenza scientifica né dato oggettivo: basta constatare come la popolazione di cinghiali, nonostante subisca una pressione venatoria ormai costante tutto l’anno tra caccia ordinaria e di selezione e ora anche durante il lockdown, non si riesce affatto a controllare”.

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