L’intelligenza artificiale leva strategica per il settore delle Costruzioni: è quanto è emerso nel corso di un incontro organizzato da FORMEDIL Chieti Pescara e ANCE Giovani Chieti Pescara
L’impatto dell’Intelligenza Artificiale atteso nel settore delle costruzioni vale fino a 150 miliardi di dollari e si stima che sono 265mila le figure professionali necessarie in Italia per far fronte alle sfide del PNRR, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. In un comparto come quello dell’edilizia, storicamente ancorato alla tradizione, l’intelligenza artificiale si sta confermando una leva strategica per migliorare progettazione, efficienza dei cantieri, gestione della supply chain, sicurezza e sostenibilità. E’ quanto è emerso nel corso dell’incontro che ha visto un’ampia partecipazione di rappresentanti istituzionali, professionisti tecnici, aziende nazionali e player tecnologici, che hanno condiviso esperienze, soluzioni e casi reali legati alla digitalizzazione dei processi e alla gestione intelligente delle infrastrutture.
“L’Intelligenza artificiale come leva strategica per la filiera delle costruzioni: prospettive, strumenti e applicazioni” il titolo dell’evento, promosso da FORMEDIL Chieti Pescara, ANCE Giovani Chieti Pescara e Consorzio ISEA Innovazione Sviluppo Edilizia Ambiente ha raccolto attorno a questi temi anche l’attenzione e i patrocini dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Chieti, dell’Ordine degli Architetti della provincia di Pescara, ANCE Abruzzo, ANCE Chieti Pescara, FENEALUIL, FILCA CISL, FILLEA CGIL, offrendo uno sguardo concreto sulle opportunità create dall’IA in ambito edile, con focus su strumenti innovativi e applicazioni già operative nel settore.
Dal report “Indagine conoscitiva sul rapporto tra intelligenza artificiale e mondo del lavoro” di ANCE, Commissione XI della Camera dei Deputati emerge che nel «lungo decennio della crisi, dal 2008 al 2018, il settore edile aveva perso circa 600mila addetti», un vuoto di manodopera che non è stato colmato completamente nemmeno nei successivi anni di ripresa e ANCE stima in 265mila le figure professionali necessarie per far fronte alle sfide del PNRR nel comparto costruzioni.
In Italia oltre un terzo del valore complessivo dell’Intelligenza Artificiale (34 %) riguarda soluzioni per l’analisi e l’estrazione di informazioni dai dati (pianificazione, investimenti, budgeting), attività che saranno decisive anche in edilizia per il project management e l’ottimizzazione dei cantieri.
L’area “interpretazione del linguaggio” (chatbot, generative AI) rappresenta circa il 28 % del mercato italiano dell’IA, prospettando un’adozione crescente anche in studi tecnici e attività di progettazione.
L’IA integrata con laser scanner e sensori IoT permette il monitoraggio in tempo reale delle condizioni di cantiere—dalla verifica step-by-step dei Piani di Sicurezza (PSC/POS) all’identificazione automatica di comportamenti a rischio—riducendo drasticamente il potenziale di incidenti sul lavoro.
Parlando di impatto della produttività relativo ai casi d’uso di IA generativa per settore, su un totale di 4400 miliardi di dollari calcolato su tutti i settori produttivi, l’Intelligenza Artificiale può avere un impatto tra 90 e 150 miliardi nel settore delle Costruzioni.
Questi numeri mostrano come l’Intelligenza Artificiale non sia più un’opzione futuribile, ma un volano imprescindibile per colmare il gap occupazionale, aumentare produttività e sicurezza, e valorizzare ogni fase di vita di un’opera edilizia.
Carlo Cericola (nella foto in basso), Presidente FORMEDIL Chieti Pescara, ha detto: “È stato un evento pensato per approfondire l’impatto delle nuove tecnologie intelligenti sul mondo dell’edilizia, con uno sguardo concreto alle applicazioni già in atto. L’iniziativa ha riunito imprese, professionisti, esponenti della pubblica amministrazione, aprendo un confronto dinamico su come l’AI possa migliorare efficienza, sicurezza e sostenibilità nei processi edilizi. Durante il convegno sono stati presentati casi studio pratici, molto interessanti che possono costituire lo spunto per sviluppi futuri personalizzati anche per le singole esigenze.
L’obiettivo era dimostrare che l’AI non è una promessa futura, ma una realtà già attiva nel nostro settore. Tradizione e innovazione devono dialogare: da un lato l’esperienza umana, dall’altro strumenti che amplificano e migliorano le nostre capacità. Il convegno ha messo in luce un messaggio chiaro: l’intelligenza artificiale è tanto più efficace quanto più lavora al fianco delle competenze umane. Non si tratta di sostituire il capitale umano, ma di valorizzarlo con strumenti più avanzati, in grado di generare dati, insight e supporto decisionale. L’evento si è concluso con un confronto aperto sulle sfide future e un invito alla collaborazione fra le varie figure per promuovere l’adozione consapevole e concreta dell’AI nel settore delle costruzioni”.
Donald Balla (nella foto in basso), Presidente ANCE Giovani Chieti Pescara, ha aggiunto: “L’intelligenza artificiale rappresenta una sfida culturale ancor prima che tecnologica soprattutto, in un settore come quello delle costruzioni il quale, pur avendo dimostrato nel tempo grande capacità innovativa su materiali, tecniche e sostenibilità, mostra ancora una certa resistenza alla piena transizione digitale; obiettivo ostacolato in primis dalla elevata complessità operativa e dalla frammentazione della filiera. Proprio per questo, come giovani imprenditori, sentiamo il dovere di rompere questo schema e aprire una nuova stagione, in cui l’innovazione non sia più vista come un rischio, ma come un’opportunità concreta per crescere, migliorare e rendere più competitivo l’intero comparto. Abbiamo il dovere di capire a fondo questi strumenti, di sperimentarne le potenzialità e di immaginare come possano migliorare i nostri processi, aumentare l’efficienza, garantire maggiore sicurezza e rendere le nostre imprese più attrattive per le nuove generazioni. Non ci muove un’ansia di modernità fine a sé stessa, ma la volontà concreta di costruire un settore più consapevole, competitivo e pronto ad affrontare le trasformazioni in atto. Vogliamo dimostrare che esiste una generazione di giovani imprenditori capace di guidare il cambiamento, con intelligenza, determinazione, serietà e senso di responsabilità.”
Dal confronto è emersa la necessità di un cambio di passo culturale e organizzativo per abilitare davvero l’innovazione: formare nuove competenze, favorire l’interoperabilità e affrontare le sfide della governance tecnologica saranno le chiavi per rendere la filiera più competitiva e attrattiva per le nuove generazioni.
Marcello Mirolli, Presidente di ANCE Chieti Pescara, ha sottolineato come l’IA non rifletta solo il futuro del settore delle costruzioni ma anche il suo presente: l’innovazione non deve interessare solo il mondo dei materiali, come è stato fino ad oggi, ma è necessaria un’integrazione consapevole della digitalizzazione anche e soprattutto nei processi lavorativi, dal monitoraggio dei cantieri alle fasi di testing.
Sulla medesima linea Paola Cocco, Consigliere ISEA, ha evidenziato come l’IA rappresenti una grande opportunità di trasformazione dell’edilizia, con la possibilità di incrementare l’efficienza dei processi e formare generazioni di costruttori sempre più consapevoli delle molteplici possibilità che l’intelligenza artificiale ha da offrire.
Su questi temi si sono susseguiti anche i contributi degli altri relatori tra cui Massimo Staniscia, Presidente Ordine Ingegneri Chieti – Dante Pallotta, Presidente Ordine Architetti Pescara – Marco Iuorio di ANCE Nazionale – Maurizio Biccellari di ANAS S.p.A., Christian Tucciarone e Fabrizio Calvo di Autostrade per l’Italia – Alessandro Tagliamonte di NOW Vision AI – Lorenzo Benedetti di Displaid, Sabrina Valbusa per TimelapseLab.
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