Pesca illegale: sequestrate 1,5 tonnellate di pesce

A fisherman packs a crate of sardines as hundreds of people rush to the beach to catch shoals of sardines arriving at the shore of Durban on July 21, 2010.The sardine run along South Africa's east coast is an annual event attracting thousands of locals and tourists.Each year massive shoals of sardines stretching hundreds of kilometres draw sharks, dolphins and gannets hovering above the fish. AFP PHOTO / RAJESH JANTILAL (Photo credit should read RAJESH JANTILAL/AFP/Getty Images)

Un ingente sequestro di pesce è stato effettuato nella notte scorsa ad opera della Guardia Costiera di Pescara nel corso di un’operazione congiunta con la Polizia Stradale di Pratola Peligna. Recuperate alici e sardine per 1,5 tonnellate.

Nel corso di un’attività di controllo sulla filiera commerciale della pesca, i militari hanno intercettato un veicolo intestato ad una ditta dedita alla compravendita di prodotti ittici, e dopo averlo fermato e sottoposto a controllo, hanno recuperato alici e sardine, per un peso totale di 1.500 kg.

Gli occupanti del mezzo non sono stati in grado di fornire alcuna documentazione prevista dalla specifica normativa comunitaria e nazionale utile a certificarne la provenienza, e per questo i militari hanno proceduto all’immediato sequestro del prodotto e all’elevazione di una sanzione amministrativa per un importo pari a 1.500 euro.

I controlli della Guardia Costiera, unitamente alla Polizia Stradale, continueranno lungo l’intero territorio di competenza per contrastare il fenomeno della pesca illegale, a tutela del patrimonio ittico, dell’ambiente marino e della sicurezza alimentare dei consumatori.

“Questo tipo di operazione – ha dichiarato il Direttore Marittimo, Capitano di Vascello Salvatore Minervino – è finalizzata ad interrompere il mercato clandestino che viene alimentato dalle catture illecite non documentate e che causa gravi danni sia alle economie che si basano sul commercio del prodotto ittico, dal momento che, immettendo sul mercato prodotto pescato illecitamente, si ledono i commercianti onesti e si falsificano i reali valori di vendita, sia alla salute dei consumatori che acquistano, ignari, prodotto di cui non si conosce la provenienza.”