Pensioni invalidità: nuovo appello di “Carrozzine Determinate”

Da anni l’Associazione “Carrozzine Determinate” si batte per l’aumento delle pensioni di invalidità. In Abruzzo 90.000 invalidi aspettano da 49 anni. Il presidente Claudio Ferrante lancia l’ennesimo appello a tutti i parlamentari abruzzesi.

Ha preso di nuovo carta e penna, Claudio Ferrante, presidente dell’associazione “Carrozzine Determinate” per sollecitare l’ennesimo intervento in materia di previdenza sociale, in modo da riconoscere l’aumento delle pensioni di invalidità ai 90 mila abruzzesi che aspettano da anni le promesse del governo. Ecco il testo dell’appello.

“L’8 febbraio 2019, in seguito all’ennesima menzogna del governo di aumentare le pensioni di invalidità, con lo slogan “disabili ma non cretini” l’associazione Carrozzine determinate con una manifestazione davanti alla Prefettura di Pescara, ha ricordato alla stessa politica come abbia dimenticato e abbandonato al proprio destino le persone con disabilità e le loro famiglie, costringendole a continuare a sopravvivere con una pensione di soli 285,66 euro mensili, il 300% al di sotto della soglia di povertà.

La Corte Costituzionale con sentenza n° 152, del 23 giugno 2020 ha dato ragione alla nostra tesi, si è pronunciata su un dubbio di legittimità relativo all’articolo 38 della Costituzione, secondo cui “ogni cittadino inabile al lavoro e sprovvisto di mezzi necessari per vivere ha diritto al mantenimento e all’assistenza sociale”. La sentenza è storica, viene riconosciuto un importo minimo di 516,46 euro al mese e non più di 286,81, ma questo riguarderà solo le persone che hanno un’invalidità del 100%, escludendo ingiustamente quegli invalidi parziali che vanno dal 74 % al 99%.

L’Associazione si chiede come si possa vivere con 9 euro al giorno considerando che la disoccupazione delle persone con invalidità si attesta intorno all’80%?

E’ necessario intervenire in materia di previdenza sociale per riconoscere l’aumento delle pensioni di invalidità a tutti gli invalidi civili, così come è urgente e indispensabile rivedere gli importi dell’indennità di accompagnamento per le persone con disabilità grave che è attualmente erogato nella misura di €520,29 (che corrisponde a 70 centesimi l’ora!!) per coloro che hanno bisogno di un’assistenza 24 ore su 24 per la propria sopravvivenza!

Sono circa 90.000 le persone invalide (tra il 74% e il 100%) in Abruzzo che stanno aspettando da 49 anni l’aumento delle pensioni di invalidità.

Ora basta! Non c’è più tempo! La Consulta ha stabilito che 286,81€ non sono sufficienti a soddisfare i bisogni primari della vita. Tutto ciò è anche anticostituzionale e deve valere per tutti! La sentenza è molto importante ma è obbligo del legislatore intervenire per riformare tutta la materia che riguarda l’invalidità civile, altrimenti si attuerà una condizione di disparità di trattamento tra coloro che hanno un’invalidità del 100% e le persone con percentuali solo di poco inferiori.

Noi facciamo appello ai parlamentari abruzzesi e a tutte le forze politiche della nostra regione affinché finalmente si metta fine alle discriminazioni e si riconosca pari dignità a tutte le persone fragili, troppo spesso ai margini e dimenticate”.