Omicidio Montesilvano: la parola a Fantauzzi

Omicidio Montesilvano: la parola a Fantauzzi , oggi negli interrogatori di garanzia in un carcere fuori regione in regime d’isolamento.

Ed é in questo istituto di pena segreto, oltre i confini regionali, che Massimo Fantauzzi, il 46enne accusato di aver ucciso con un colpo di fucile la notte tra il 15 ed il 16 settembre il 21enne di Montesilvano Antonio Bevilacqua, apparirà davanti al Gip del Tribunale di Pescara per l’interrogatorio di garanzia. L’appuntamento é alle ore 11.0, come ci ha confermato il suo avvocato Pasquale Provenzano, senza, ovviamente, anticiparci nulla su quello che sarà l’atteggiamento del suo assistito: se si avvarrà della facoltà di non rispondere o se deciderà di chiarire i contorni di una vicenda ancora caratterizzata da tante ombre. Ieri in conferenza stampa il comandante provinciale dei carabinieri di Pescara, il Colonnello Marco Riscaldati, smentendo in toto le varie indiscrezioni emerse in questi giorni, aveva rimandato tutti alle dichiarazioni dello stesso Fantauzzi, in particolare in merito al vero movente e all’eventualità del coinvolgimento di altre persone in quella che é apparsa a tutti come una vera e propria esecuzione. Tesi, questa, rafforzata dalle dichiarazioni al quotidiano “Il Centro” della madre della vittima che ha parlato della presenza di altre due persone, una vero oggetto dell’insulto del giovane Antonio, l’altra che avrebbe trattenuto Antonio nel locale per dare il tempo all’assassino di andare a casa, armarsi e tornare nel locale. Nessun debito di droga, ne tanto meno di gioco, secondo la mamma di Antonio, ma solo un irriverente epiteto (infame) rivolto ad una persona molto più grande di lui il quale avrebbe poi ordinato a Fantauzzi di punirlo. Riscaldati ha smentito, ieri, anche la presenza di altri nomi sul registro degli indagati, semplice riservatezza come un certo tipo d’inchiesta impone? Sullo sfondo la figura di un uomo che, stando alle immagini delle telecamere di videosorveglianza, sembra avere un ruolo tutt’ altro che passivo nella vicenda: precede di un metro Fantauzzi, si fa da parte nel momento in cui l’assassino entra nel locale e non sembra essere sconvolto da quanto accaduto, allontanandosi dalla scena con calma. Gli inquirenti minimizzano sulla portata di questo personaggio che,  secondo qualcuno sarebbe indagato per concorso in omicidio, secondo i carabinieri é soltanto uno dei tanti testimoni oculari che hanno fornito indicazioni per l’individuazione di Fantauzzi.