“Non sparlare degli altri”: esortazione di papa Francesco e di frate Emiliano

Sarà presentato il 23 gennaio il nuovo libro di frate Emiliano Antenucci “Non sparlare degli altri” che insieme a papa Francesco, che ha curato la prefazione del volume, esorta tutti a stare in silenzio piuttosto che praticare la maldicenza.

Quando diventiamo “criticoni” sporchiamo il mondo e l’immagine bella di Dio che c’è in ogni persona: papa Francesco ha più volte esortato i cristiani all’uso giusto delle parole e lo fa anche nella prefazione del nuovo libro di padre Emiliano Antenucci, in uscita il prossimo 15 gennaio, dal titolo “Non sparlare degli altri!” pubblicato da Effatà Editrice.

Il sacerdote originario di Vasto è il rettore del Santuario della Madonna del Silenzio di Avezzano che è stato inaugurato il 13 maggio del 2020. Il luogo di formazione e crescita spirituale è nato per volontà del Pontefice che ha accolto molto volentieri la richiesta del frate cappuccino al quale il 15 giugno del 2016, dopo l’udienza, il Santo Padre aveva benedetto l’icona della Vergine del Silenzio autografandola e dandogli la benedizione apostolica in vista della nascita del nuovo santuario. Un volume che è stato preceduto da una pubblicazione che ha lo stesso titolo e che contiene la raccomandazione di papa Bergoglio a “non parlare male degli altri”. Ne sono state stampate ottomila copie e il Pontefice ne ha fatto dono a tutti i dipendenti del Vaticano.

Secondo il Papa il chiacchiericcio è un atto terroristico perché chi chiacchiera butta un bomba del pettegolezzo, della calunnia e dell’invidia e distrugge l’altro e non ascolta la Madonna del Silenzio che, invece,  dice “Niente chiacchiere”. Frate Emiliano ha anche scritto una preghiera di rinnovamento interiore ed offerto interessanti spunti di riflessione sul perché parliamo male degli altri consigliando alcuni rimedi per non commettere questo errore. Ci sono anche tecniche di conversione del cuore come quella di guardarsi allo specchio e rivolgere la propria attenzione al crocifisso, ai poveri e alla natura. E’ importante, per chi intraprende il cammino del silenzio, saper usare l’orecchio, la bocca la mente e il cuore e, come ha chiesto anche papa Bergoglio al Signore, avere la grazia di discernere quando dobbiamo parlare e quando dobbiamo tacere nel lavoro, a casa, nella società, nel corso di tutta la nostra vita.

Il servizio del Tg8