Mare Abruzzo, Goletta Verde: “Non è caldo. È crisi climatica”

Questa mattina blitz degli attivisti e delle attiviste di Goletta Verde lungo la costa abruzzese per denunciare le alte temperature del mar Adriatico. “Non è caldo. È crisi climatica”

Negli otto punti di prelievo lungo la costa abruzzese la Goletta Verde ha rilevato il superamento dei limiti di legge alle foci di tre fiumi: Vomano, inquinato Feltrino ed Alento fortemente inquinati. I dati sullo stato di salute del mare sono stati illustrati questa mattina a Pescara.

Il presidente di Legambiente Abruzzo, Gianluca Casciato, ha detto: “Sono 8 i punti campionati quest’anno dai volontari e dalle volontarie di Goletta Verde lungo la costa dell’Abruzzo, tutti raccolti il 17 giugno. Il 63% dei punti è risultato entro i limiti di legge, mentre il 38% dei punti è risultato oltre i limiti, con due punti fortemente inquinati e un punto inquinato. Il monitoraggio ha riguardato il 25% dei punti a mare (2) e il 75% dei punti in situazioni critiche di scarico (6), ovvero foci di fiumi.

I punti oltre i limiti di legge sono la foce del fiume Vomano tra Roseto degli Abruzzi e Pineto in provincia di Teramo, che è risultata inquinata. Il giudizio di fortemente inquinato è stato dato a due foci in provincia di Chieti, quella del fiume Alento a Francavilla al Mare e quella del fiume Feltrino a Marina di San Vito. In provincia di Teramo due campioni risultano entro i limiti di legge: la foce del Vibrata tra Martinsicuro e Alba Adriatica e la foce del fiume Tordino a Giulianova.
Due punti in provincia di Pescara, campionati a Montesilvano e a Pescara, entrambi risultati entro i limiti di legge.
In provincia di Chieti risulta entro i limiti la foce del fiume Sinello al Lido di Casalbordino.

I risultati del monitoraggio di Goletta Verde lungo le coste dell’Abruzzo hanno rilevato, ancora una volta, delle criticità preoccupanti. La foce del Feltrino è risultato, per il nono anno di seguito, fortemente inquinato, e questa situazione si è talmente radicata da diventare pericolosa non solo per l’ambiente ma anche per la salute delle persone. Risulta assente, come in tutti i punti monitorati tranne la foce del Vibrata e il Feltrino, il cartello di divieto di balneazione obbligatorio per legge in tutte le foci dei fiumi. Sappiamo che le foci dei fiumi non sono balneabili, ma crediamo sia utile che questa informazione sia sempre restituita alla cittadinanza, poiché spesso in prossimità delle foci si vengono a creare spazi di spiaggia libera utilizzata dai bagnanti, che potrebbero essere quindi esposti anche ad un potenziale rischio di inquinamento per una mancata o assente depurazione”.
Per quanto riguarda la qualità delle acque di balneazione in nessuno dei punti monitorati sono presenti i cartelli di informazione per turisti e bagnanti sulla qualità dell’acqua. Anche da una verifica delle informazioni sul Portale delle Acque, il sito del Ministero della Salute che sulla base delle analisi delle Agenzie di Protezione dell’Ambiente Regionali provvede a informare i cittadini sulla qualità delle acque di balneazione della regione, rispetto ai due punti campionati a mare, quello campionato presso Montesilvano risulta essere balneabile con una qualità delle acque buona, mentre il punto a Pescara alla spiaggia Madonnina presenta una criticità dovuta ad una interdizione temporanea per inquinamento dal 10 al 12 giugno, che segue a una del 15 maggio, con qualità delle acque sufficiente”.

Giunta alla 39esima edizione, Goletta Verde monitora lo stato di salute di mare e coste. Partita il 23 giugno da Trieste, viaggerà lungo le coste della Penisola per concludere il suo viaggio a inizio agosto in Liguria. Anche in questa edizione la campagna di Legambiente pone l’attenzione su diverse tematiche estremamente attuali come la depurazione, la lotta alla crisi climatica e alle illegalità, la salvaguardia della biodiversità, le rinnovabili. In particolare, l’eolico off-shore sarà ancora una volta protagonista di alcune tappe per porre l’attenzione sulle energie rinnovabili e la transizione energetica, perché senza l’energia prodotta dal vento sarà impossibile raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione al 2030. Partner principali della campagna sono Anev, CONOU, Novamont, Renexia, partner tecnico Biorepack.

Marcella De Mestria, responsabile di Goletta Verde ha spiegato che “L’obiettivo del monitoraggio di Goletta Verde è quello di scovare e denunciare criticità che minacciano il nostro litorale per una mancata o inefficiente depurazione affinché si tuteli la salute dei bagnanti e l’integrità degli ecosistemi naturali. Non diamo patenti di balneazione di cui sono incaricate le autorità competenti, ma vogliamo attuare un’azione sinergica per informare i cittadini e supportare le amministrazioni pubbliche alla risoluzione di problemi anche annosi. Dobbiamo lavorare insieme alle amministrazioni per efficientare il sistema di depurazione ed informare la cittadinanza, in un’ottica di collaborazione verso un bene comune che possa tutelare l’ambiente e le persone”.

Il CONOU, Consorzio Nazionale Oli Usati, sostiene da anni la campagna estiva di Legambiente, nella convinzione che sia assolutamente necessario agire collettivamente per la tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. Il Consorzio è parte attiva in questo scenario: con la sua attività di raccolta e rigenerazione degli oli minerali usati è un esempio di eccellenza di economia circolare, non solo in Italia, ma addirittura in Europa. Raccogliendo l’olio lubrificante usato alla fine del suo ciclo di vita nei macchinari industriali, ma anche nelle automobili, nelle barche e nei mezzi agricoli, il CONOU fa in modo che questo rifiuto – altamente pericoloso se non gestito correttamente – si trasformi in una preziosa risorsa. Oltre il 98% dell’olio raccolto dal Consorzio viene infatti rigenerato e trasformato in nuova materia prima riutilizzabile, con benefici per l’ambiente e la salute grazie alla riduzione dell’utilizzo di risorse naturali e delle emissioni di gas serra e di altri inquinanti.

Marco Paolilli, Responsabile CONOU Coordinamento Area Centro-Sud, ha dichiarato: “Il nostro impegno quotidiano è recuperare l’olio usato fino all’ultima goccia, perché sappiamo quanto sia prezioso evitare che finisca nell’ambiente. È una forma di tutela concreta che guarda al domani, e che ci unisce da sempre allo spirito di Legambiente e dei suoi giovani attivisti. Stiamo lavorando anche per migliorare i servizi nei porti turistici, rendendo più semplice e accessibile per i diportisti il conferimento corretto dell’olio usato. La missione del CONOU si fonda su un duplice principio, raccogliere e rigenerare, che abbiamo realizzato con continuità ed efficacia. Un modello virtuoso che oggi può ispirare l’Europa e le nuove filiere dell’economia circolare, sempre più orientate a trasformare i rifiuti in risorse, anziché disperderli nei nostri mari e nell’ambiente”.