Long Covid, Ricci: “La sindrome colpisce meno chi è vaccinato”

Il Long Covid colpisce meno le persone vaccinate: lo afferma al Tg8 l’infettivologo Francesco Ricci il quale spiega che i bambini soffrono particolarmente a causa di questa sindrome rispetto agli adulti e che Omicron ha un impatto minore rispetto alla variante Delta

Il dottor Francesco Ricci, Responsabile dell’ Ucat, l’Unità di Coordinamento dell’Assistenza Territoriale della Asl Lanciano Vasto Chieti, spiega che chi ha contratto il SARS-CoV2 quando i sintomi –  per esempio la stanchezza persistente – si protraggono per mesi siamo di fronte al Long Covid.

Secondo uno studio italiano un bambino su quattro ne soffre. L’ondata estiva ha creato un allarme al punto che l’Organizzazione Mondiale della Sanità parla di “pandemia ombra”. A causa della continua evoluzione del virus e si stanno verificando reinfezioni, contagi ripetuti, e ogni nuova infezione potrebbe portare al Long Covid. La vaccinazione rimane lo strumento più efficace per combattere la malattia e i suoi effetti secondari.

Ricci aggiunge che <Affaticamento, problemi di natura neurologica come difficoltà di concentrazione, sensazione di annebbiamento e cefalea, ansia, depressione e sintomi respiratori, sono i principali sintomi e la guarigione dal Long Covid è possibile poichè svanisce dai due ai nove mesi dopo la guarigione dalla malattia>.