Funerale Rom in Molise: attenzionati tre comuni abruzzesi

Non solo Vasto, ma anche Lanciano e Pescara sotto osservazione da parte delle autorità a seguito del picco di contagi tra persone che hanno partecipato nei giorni scorsi ad un funerale a Campobasso.

i 14 contagi registrati in appena 24 ore nei giorni scorsi in Via De Gasperi, nel popoloso quartiere S.Paolo di Vasto, ma anche i contagi segnalati dalla stessa Asl al sindaco Mario Pupillo, in un condominio di una palazzina Ater nel quartiere Santa Rita di Lanciano e a quelli individuati dalla Asl di Pescara nel quartiere Rancitelli. Tutte famiglie Rom che hanno partecipato lo scorso 30 aprile ad un funerale a Campobasso. Dunque ben tre comuni abruzzesi sotto osservazione per quella imprudente partecipazione in massa al rito funebre in Molise, il caso più eclatante a Vasto, in una palazzina di Via De Gasperi nel quartiere S.Paolo. Dopo le misure immediate prese dal sindaco Menna di presidio H24 della via da parte dei carabinieri, questa mattina nuova riunione per fare il punto, alla presenza del senatore del M5S Castaldi. Chiesti ulteriori tamponi per circoscrivere il fenomeno, distribuzione massiccia di dispositivi di protezione individuale e soprattutto, per intercessione del senatore Castaldi, la richiesta al ministro Lamorgese il rafforzamento dei presidi di controllo da parte delle Forze dell’Ordine. A Lanciano il sindaco Pupillo parla di massima collaborazione da parte delle persone coinvolte che si sono subito sottoposte a tampone, una trentina quelli effettuati, a tutti è stato chiesto di restare a casa. Meno grave il problema a Pescara, da una palazzina del quartiere Rancitelli, ma viene precisato non dal noto “Ferro di cavallo”, un nucleo famigliare si è recato a Campobasso lo scorso 30 aprile. La Asl avrebbe individuato almeno 4 persone, ma qui il problema è più ampio, come hann segnalato nei giorni scorsi il parroco del quartiere Don Massimiliano De Luca e Francesca Di Credico del Comitato “Per una nuova Rancitelli”:

“Sono almeno due mesi, da quando è iniziata l’emergenza – dichiara la Di Credico – che abbiamo segnalato una situazione di assoluta perdita di controllo in questo quartiere. Feste, riunioni in appartamento, assembramenti in pieno lockdown, perfino fuochi d’artificio come se nulla fosse. Presidi massicci, come giusto che fosse, sul lungomare e qui non si è mai visto nessuno da marzo. Domani in programma una riunione del Comitato dell’Ordine e della Pubblica sicurezza in Prefettura, dopo il caso Vasto, ma a noi non ci ha ascoltato mai nessuno.

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