Europei di Calcio, Abruzzo: notte azzurra per l’Italia in finale

L’Abruzzo si tinge di azzurro per la finale degli Europei di calcio di questa sera a Londra tra Italia e Inghilterra. C’è chi segue la partita in piazza e chi in casa e dalle amministrazioni comunali arriva il monito a tutti a essere prudenti.

Una finale caratterizzata dall’emergenza Coronavirus che ha determinato il rinvio, lo scorso anno, degli Europei di calcio. In Abruzzo, così come nel resto della Penisola, ha prevalso la linea della prudenza visto che in numerosi comuni i sindaci hanno deciso di non autorizzare i maxi schermi in piazza come per esempio a L’Aquila, Teramo, Giulianova, Chieti   ad eccezione di Pescara dove sono due le location all’aperto (Stadio del Mare e Teatro D’Annunzio) in cui è possibile seguire il match stando distanziati.

Le questure hanno schierato in campo uomini e mezzi delle forze dell’ordine per prevenire eventuali situazioni di assembramento ma anche per tenere sotto controllo, nel post-partita, in particolare nelle strade e nelle piazze delle aree centrali delle città l’esultanza incontrollata dei tifosi.

Da più parti, sia a livello locale che nazionale, sono stati lanciati appelli soprattutto ai giovani affinchè vengano garantite le distanze interpersonali e l’uso della mascherina visto che quando si esulta è inevitabile il contatto anche con persone estranee.

C’è chi si è preparato, seguendo riti scaramantici e menu a base di arrosticini e montepulciano d’Abruzzo, con la speranza di festeggiare la vittoria degli azzurri e dimenticare, almeno per qualche ora, problemi e preoccupazioni legati al virus che sta mettendo a dura prova anche le persone di temperamento forte. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ricorda che «è normale sentirsi tristi, stressati, confusi, spaventati e arrabbiati» e che un modo semplice ma efficace per stare meglio è fare una telefonata a qualcuno di cui ci si fida e, comunque, non recidere i legami con le persone ma mantenersi in contatto usando tutte le precauzioni necessarie ad evitare i contagi.